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“Aiutatemi, sono senza lavoro e non posso curare mio figlio: ha la leucemia”. Appello disperato di un papà di Treviso

di Sandro |15 Ottobre 2010 21:10

Perdere il lavoro è sempre un evento tragico, tanto più in questo periodo di grave crisi economica. Ma se alla mancanza di un posto si aggiunge la mancanza di salute, la vita può diventare un vero e proprio inferno. E di inferno si tratta quello che sta vivendo Walter Bellese, 43 anni, originario di Negrisia di Ponte di Piave (Treviso), che ha raccontato la sua storia al “Gazzettino”. Rimasto disoccupato, Walter fa la spola continua tra casa e il reparto di Oncologia pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova: suo figlio minore è malato di leucemia.

Il piccolo ha solo tre anni ed è affetto da una grave sindrome di down. All’età di tre mesi è stato operato al cuore ma, qualche mese fa, si è ammalato del “tumore del sangue”. E nello stesso periodo Walter, che insieme a sua moglie combatte per la vita di suo figlio, è rimasto disoccupato.

Fino a poco tempo fa Walter gestiva con il fratello Ivan la “Bellese assemblaggi”. Ma a causa della crisi economica la ditta è rimasta senza commesse. “Per la mia famiglia è una Caporetto – spiega Walter – fino a tre anni fa si lavorava bene, nessun lusso, per carità, ma si viveva sereni: adesso siamo alla frutta, nel settore resistono solo le grandi ditte con commesse al ribasso. Per noi è la fine: il colpo di grazia ce l’hanno dato i laboratori cinesi, che lavorano in nero senza regole. Di noi italiani il Fisco conosce tutto, per le aziende straniere….”.

Professionalità, buona volontà e tenacia non bastano a portare a casa il pane. Tanto più che Walter e sua moglie, che nel frattempo devono crescere anche l’altro figlio di sei anni, ormai passano molto del loro tempo nel reparto di oncologia, dove il piccolo malato è rimasto per due mesi interi e dove a breve dovrà iniziare un altro ciclo di quelle terapie dal nome sinistro.

“A veder le cose che funzionano ci vuole fortuna”. Walter è sostenuto dall’associazione Team For Children di Padova che aiuta i bimbi affetti da gravi patologie e le loro famiglie. “Da quando il piccolo è nato ci dividiamo tra casa e ospedale. E il costo della vita è andato aumentando, per contro – sottolinea il papà – il lavoro è diminuito fino ad azzerarsi. Materie plastiche, minuterie meccaniche, assemblaggi, confezionamenti: questi sono i nostri ambiti. La volontà di lavorare c’è, se Dio ci aiuta”.

Walter però non si perde d’animo e si affida alla bontà del prossimo: 0422/854655 è il numero di quella che era la sua azienda, chiunque voglia sostenere i Bellese chiami papà Walter. Il piccolo malato ha bisogno di un aiuto.

*Scuola di Giornalismo Luiss

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