ROMA – Un’altra nave italiana sequestrata dai pirati: si tratta, secondo quanto appreso, di una petroliera che è stata catturata al largo delle coste dell’Oman (Emirati Arabi). La nave attaccata dai pirati, sempre secondo quanto si è appreso, è la ‘Enrico Ievoli’ dell’armatore Marnavi di Napoli. A bordo 18 persone, sei delle quali italiane. Gli altri marinai sono 5 ucraini e 7 indiani. La petroliera, lunga 138 metri, trasporta circa 15.750 tonnellate di Soda caustica. Partita da Fujairah (UAE) era diretta nel Mediterraneo. La compagnia è stata avvertita alle 5 del mattino e il comando nave ha allertato immediatamente il comando generale delle Capitanerie di Porto.
Immediata e forte la protesta dei parenti degli italiani sotto sequestro che denunciano: “Lo Stato ci ha abbandonato”. A dare voce alla protesta delle famiglie è soprattutto Rita Musumeci, moglie del comandante della petroliera, che spiega: “E’ una vergogna. Nessuno di questo Stato ci ha chiamato o si e’ fatto sentire. Loro stanno al caldo, con le loro famiglie. Cosa gli interessa di noi?. E’ assurdo che certe notizie ci arrivino dai giornalisti”.
Non è la prima volta, in ogni caso, che i parenti delle vittime di una nave sotto sequestro puntano il dito contro autorità pubbliche che nella migliore delle ipotesi mostrano un interesse di facciata. Nel 2009, a Mazara, i parenti di un equipaggio attaccarono dopo una visita di Gianfranco Fini seguita solo da “un silenzio assordante”.
La notizia del sequestro è stata data sul sito della compagnia con un avviso di emergenza in corso, che sottolinea come la nave ‘Enrico Ievoli’ sia stata oggetto di un atto di pirateria quando era al largo del golfo di Oman. ”In questo momento non siamo in grado di fornire dichiarazioni per carenza di altre informazioni”, si legge ancora. Marnavi è una compagnia di navigazione specializzata in trasporti chimici e alimentari con sede legale a Napoli e cinque navi nella flotta.
“I pirati sono a bordo, ma noi stiamo tutti bene”, ha detto poco fa, Agostino Musumeci, il comandante della petroliera. A riferire il contenuto della telefonata l’armatore e amministratore delegato della Marnavi Spa, Domenico Ievoli, che ha confermato che a bordo c’è un equipaggio composto da 18 membri di cui 6 italiani, compreso il comandante. Sono tutti siciliani. ”Secondo quanto sappiamo, la ‘Ievoli’ è attualmente in navigazione verso una destinazione sconosciuta, presumiamo la Somalia”, ha aggiunto l’armatore della Marnavi spa. ”In una telefonata il comandante Agostino Musumeci, catanese e di grandissima esperienza, ha detto che al momento non ci sono problemi”, ha aggiunto. La moglie del comandante Musumeci, Rita, non ha voluto rilasciare dichiarazioni: ”Vi prego, lasciatemi stare almeno per il primo giorno. Domani vi dirò tutto quello che volete sapere. Lo so che fate il vostro lavoro ma oggi lasciate il telefono libero così che posso avere notizie di mio marito. Vi ringrazio”.
La Farnesina conferma sequestro. La Farnesina conferma il sequestro ad opera di un gruppo di pirati della motonave italiana avvenuto nelle prime ore di questa mattina a largo dell’Oman. Lo rendono noto fonti del ministero degli Esteri che, attraverso l’Unità di Crisi, si mantiene in stretto contatto con la Marina Militare e con l’armatore per seguire da vicino gli sviluppi della vicenda.
Terzi su Twitter: “Seguo situazione da vicino, massimo riserbo”. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha postato su Twitter: ”Seguo da vicino con l’Unità di crisi il sequestro della petroliera Ievoli” al largo dell’Oman. E aggiunge: “Stretto riserbo per favorire l’esito positivo” della vicenda.
Fini rinvia visita a nave Grecale. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, appresa la notizia del sequestro della petroliera Enrico Ievoli, ha espresso la sua preoccupazione per il ripetersi di attacchi a navi mercantili italiane, manifestando la vicinanza ai marinai rapiti e alle loro famiglie ed esprimendo la speranza che la vicenda possa risolversi positivamente in tempi rapidi. Sulla base delle indicazioni e delle valutazioni espresse dal ministero della Difesa legate alla situazione di tensione in corso nell’area, è stata quindi rinviata la visita prevista per il 30 dicembre 2011 alla nave militare Grecale.
Nel 2006 un altro attacco. Le ultime informazioni sulla posizione della petroliera risalgono a ieri sera e la davano nel porto di Sikka. La ‘Enrico Ievoli’ aveva già avuto a che fare con i pirati, nel marzo del 2006. Il cargo era in navigazione al largo delle coste yemenite di Aden quando si sono avvicinati alcuni barchini con presunti pirati a bordo. Il comandante della motonave aveva dato l’allarme ed era intervenuta in soccorso una unità della Marina militare italiana, la fregata Euro, che si trovava in zona. In quel caso bastò il sorvolo dell’elicottero militare a far allontanare i due motoscafi.
Solo qualche giono fa era stata liberata la Savina Caylyn 1, sequestrata a febbraio, mentre alla fine di novembre era stata rilasciata la Rosalia D’Amato 2, dopo essere stata sette mesi nelle mani dei pirati.
”E’ una vergogna. Nessuno di questo Stato ci ha chiamato o si e’ fatto sentire. Loro stanno al caldo, con le loro famiglie. Cosa gli interessa di noi?” E’ il duro commento di Rita Musumeci, moglie del comandante della petroliera italiana ”Enrico Ievoli”.
”E’ assurdo che a darmi le notizie siano i giornalisti. Dalla Farnesina non ci informa nessuno. E i familiari degli altri componenti l’equipaggio sono esattamente nelle mie condizioni”, aggiunge la donna.
”In casi simili – dice – anche solo una parola di conforto e’ d’aiuto”. Rita Musumeci e suo marito hanno due figli: il piu’ grande, che ha 24 anni, e’ capitano di lungo corso ma lavora vicino Catania. Il secondo, ventenne, e’ disoccupato.