Sequestro Abu Omar, Pollari condannato a 10 anni. Risarcimento da 1 mln euro

Pubblicato il 12 Febbraio 2013 - 11:31| Aggiornato il 19 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Nicolò Pollari, ex direttore del Sismi, è stato condannato a 10 anni per il sequestro di Abu Omar. Marco Mancini, ex numero due del Sismi, dovrà invece scontare 9 anni di carcere. Il sequestro dell’ex Imam Omar da parte dei servizi segreti italiani risale al 7 febbraio 2003. Per Omar i giudici della Corte d’Appello hanno stabilito un risarcimento da 1 milione di euro. La reazione dei legali di Pollari è stata di sconcerto: “Non ce lo aspettavamo”.

Per la moglie invece la Corte ha stabilito una provvisionale di 500 mila euro. Il Collegio inoltre ha deciso che gli ulteriori danni riconosciuti all’ex Imam e alla moglie, rappresentati dagli avvocati Scambia e Bauccio, dovranno essere liquidati in sede civile. Gli altri agenti del servizio segreto italiano Raffaele Di Troia, Luciano Gregorio e Giuseppe Ciorra sono stati condannati a 6 anni. Il sostituto pg di Milano, Piero De Petris, aveva chiesto dodici anni per Pollari, dieci anni per Mancini e otto anni per gli altri tre.

Il processo d’appello ‘bis’ agli ex vertici del Sismi è seguito alla sentenza della Cassazione dello scorso settembre che, oltre a condannare in via definitiva 23 agenti della Cia, aveva annullato con rinvio il proscioglimento per i cinque imputati ritenendo che la copertura del segreto di Stato era troppo ampia e parzialmente illegittima.

Nei giorni scorsi anche il governo Monti, come quelli Berlusconi e Prodi, aveva confermato la posizione del segreto di Stato, e venerdì 8 febbraio la stessa presidenza del Consiglio ha sollevato conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato davanti alla Consulta contro la sentenza della Cassazione.

I giudici della Corte d’Appello però non hanno ritenuto di dover sospendere il processo in attesa della decisione della Consulta e, dopo aver acquisito nelle scorse udienze alcuni atti su cui il governo aveva posto il segreto, hanno condannato tutti gli imputati, ribaltando le sentenze dei due precedenti gradi di giudizio che li avevano invece prosciolti.

Nicola Madia, legale di Pollari, ha dichiarato dopo la sentenza di condanna: “Non ce l’aspettavamo, siamo sconcertati”. L’avvocato ha spiegato che il generale è stato condannato ”nonostante il segreto di Stato apposto da tre diversi governi”, segreto che gli ha anche impedito di difendersi nel merito. L’avvocato Luigi Panella, legale di Mancini, ha detto che in questo processo ”sono stati utilizzati atti coperti da segreto”.

Pollari ha detto: “Non voglio fare paragoni ma ricordo che anche Tortora fu condannato a 10 anni. Come si faccia con serenità a condannare un innocente, che tutti sanno essere tale, è pazzesco. Che razza di esercizio è condannare un innocente?. Io non solo sono estraneo a queste cose – prosegue – ma le ho impedite. Quindi non solo sono innocente, ma sono di più e il segreto di Stato prova la mia innocenza, non la mia colpevolezza”.

Secondo l’ex capo del Sismi ”lo stesso governo ha messo per iscritto che queste attività sono istituzionali e quindi sono lecite. Infine, un’ultima notazione. La cosa che davvero mi sconcerta molto è che in questo processo, segreto di Stato a parte, non sono mai stato messo in condizione di difendermi: non mi è stato consentito neanche di sentire un testimone. Perché? E’ una domanda alla quale non so rispondere e che dovreste fare ad altri”.