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Serena Grandi condannata per il fallimento del suo ristorante a San Giuliano di Rimini

Serena Grandi condannata per il fallimento del suo ristorante a San Giuliano di Rimini.

Due anni e due mesi di reclusione all’attrice Serena Grandi.

La condanna arriva per il fallimento del ristorante aperto a Borgo San Giuliano di Rimini, ‘La locanda di Miranda’ nel 2013.

La condanna ieri, martedì 22 settembre, in Tribunale a Rimini, come riportano i quotidiani locali, bancarotta con distrazione di beni strumentali della società Donna Serena srl, e le irregolarità sui libri contabili.

Aperto nel 2013 dopo la partecipazione della Grandi al film premio Oscar ‘La grande bellezza’ e chiamato come il personaggio da lei interpretato nel classico erotico di Tinto Brass, ‘Miranda’, il ristorante dopo un anno di gestione aveva chiuso senza pagare i dipendenti.

Nel 2015 la dichiarazione di fallimento.

Poi la successiva indagine della Procura di Rimini, coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi che ha quindi chiesto ed ottenuto la condanna dell’attrice.

Serena Grandi e il tumore al seno: “Mi hanno rovinato la vita, la mia bellezza è svanita”

“Mi hanno rovinato la vita, la mia grande bellezza è svanita”. Così Serena Grandi, ospite a I Fatti Vostri, racconta del suo tumore al seno. 

“Volevo fare e ho fatto un intervento estetico alla pancia perché dopo una gravidanza importante volevo sistemarla un po’ – ha detto l’attrice –.

Poi hanno deciso di fare un lifting al seno ritardando così la diagnosi perché quando hanno aperto non c’era un fiore ma un carcinoma di 5 centimetri di cui non sapevo nulla”.

Grandi spiega quindi di essersi rivolta all’avvocato Bruno Sgromo per tutelarsi.

“Erano loro che dovevano saperlo e vederlo non io, io faccio l’attrice.

Nonostante la mia prevenzione, faccio esami ogni anno, non era apparso questo problema e così ho deciso di affidarmi all’avvocato Sgromo’.

L’ex regina della commedia sexy degli anni Ottanta e Novanta spiega poi che il suo seno “era un po’ sceso”.

“C’è stata una mancata diagnosi con un ritardo di undici mesi – ha detto poi l’avvocato all’Adnkronos –.

Lei è andata è andata a fare un intervento di chirurgia estetica che incideva su 5 siti chirurgici ma non hanno fatto degli accertamenti diagnostici preoperatori”.

“Se li avessero fatti si sarebbero accorti che aveva una massa tumorale – aggiunge – L’ha scoperto undici mesi dopo quando si è recata all’ospedale a Sant’Arcangelo di Romagna a fare un controllo e le dissero che aveva una tumefazione, peraltro al terzo stadio”.

All’ospedale, prosegue l’avvocato, ”sono immediatamente intervenuti, hanno asportato il seno con un intervento molto invasivo: asportazione totale della mammella fino alle ghiandole ascellari”.

“Ora si spera che abbia risolto perché c’è sempre il pericolo di una recidiva”.

Da un punto di vista legale “andremo a richiedere il risarcimento del danno che è stato valutato biologico, poi c’è il danno psichico, la perdita di capacità lavorativa generica e il danno estetico che incide tanto per chi lavora nel mondo dello spettacolo”.

”A breve depositeremo gli atti, sono state fatte varie relazioni.

“La denuncia penale la Grandi non l’ha voluta fare quindi abbiamo chiesto il risarcimento dei danni”, tiene a precisare l’avvocato. (Fonti: Ansa, Adnkronos, I Fatti Vostri).

 

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