Sergio Barozzi ucciso da un calabrone: l’avvocato milanese muore per choc anafilattico

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Sergio Barozzi ucciso da un calabrone: l’avvocato milanese muore per choc anafilattico

ASTI – La puntura di un calabrone è stata fatale per Sergio Barozzi, noto avvocato giuslavorista milanese morto per un choc anafilattico ieri, sabato 1 settembre, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] nella sua casa di campagna di Nizza Monferrato (Asti). Inutile la corsa in ospedale.

Il 62enne era uscito di casa per qualche istante ed è tornato lamentando un capogiro che in pochi minuti si è trasformato in un grave malessere. Poi la corsa disperata in auto fino all’ospedale. Il legale ha perso conoscenza durante il breve tragitto ed è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso.

Barozzi avrebbe compiuto 62 anni a novembre e lascia la moglie Giovanna e i figli Idano e Emilio. Nel 1982, ha partecipato alla fondazione dello studio BBS, dove ha lavorato per 20 anni, poi è passato alla law firm internazionale Eversheds, di cui è stato socio dal 2003 al 2011. Ha dato vita a Lexellent, come riporta il Corriere della Sera, dove è rimasto fino all’inizio del 2018 per poi passare allo studio legale Sza. Lexellent è stato anche sponsor del Cus Rugby Milano. Vicepresidente del gruppo regionale lombardo dell’Associazione Giuslavoristi Italiani, era stato per tre volte consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

Tifoso interista, Barozzi era un grande appassionato di rugby, è stato giudice federale della Fir ed era vice presidente del Cus Milano che lo ricorda così: “Giovanna, Idano, Emilio. Noi vi abbracciamo, vi stringiamo con affetto nel ricordo di un uomo speciale, che ci mancherà, e non solo la domenica al Giuriat”. Proprio al Giurati, centro sportivo nella periferia est di Milano, si terrà mercoledì una cerimonia per ricordarlo.

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