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Sesto Fiorentino, incendio capannone occupato: trovato un cadavere carbonizzato

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Sesto Fiorentino, incendio capannone occupato: trovato un cadavere carbonizzato

FIRENZE – Drammatico incendio a Sesto Fiorentino (Firenze) dove ha preso fuoco un vecchio capannone industriale, occupato da una decina di rom. Una persona è stata trovata carbonizzata all’interno della struttura.

La tragedia si è consumata martedì 19 dicembre in via del Ponte a Giogoli, all’Osmannoro. Inizialmente si pensava che il rogo fosse scoppiato al centro commerciale Ikea, poco distante.

In poco tempo le fiamme hanno avvolto tutta la struttura, trasformandola in una trappola mortale. Tutti sono corsi fuori, ma nel fuggi fuggi generale qualcuno è rimasto indietro.

Sul posto sono accorsi diversi mezzi dei vigili del fuoco, anche da Prato e da Pistoia, insieme con la squadra “Nbcr”  (Nucleare biologico chimico radiologico), oltre a polizia, carabinieri e 118.

Secondo una prima ricostruzione, le persone che occupavano la struttura sarebbero immediatamente corse all’esterno, quando hanno visto le fiamme divampare. Uno di loro, probabilmente, non è riuscito a scappare in tempo ed è stato avvolto dal fuoco.

A dare l’allarme sono stati i suoi familiari. Il padre, la madre e il fratello vivevano con lui insieme a un’altro gruppo di persone, tutte di etnia rom. Sembra che il 27enne abbia avuto difficoltà a scappare perché ipovedente.

I vigili del fuoco sono riusciti a entrare all’interno solo alcune ore dopo, ultimate le complicate operazioni di raffreddamento, e solo allora hanno trovato un corpo carbonizzato nei pressi del luogo dove dormiva il 27enne.

Gli investigatori sono al lavoro in queste ore coi vigili del fuoco per fare luce sulle cause del rogo. Tutte le ipotesi restano aperte, ma quella ritenuta più probabile è che le fiamme siano scaturite per cause accidentali, dovute a sistemi di riscaldamento di fortuna.

Una vicenda praticamente analoga a quanto accaduto poco meno di un anno fa, nella notte tra l’11 e il 12 gennaio 2017, sempre nella zona dell’Osmannoro, quando un uomo, 44 anni, perse la vita nel rogo dell’ex mobilificio Aiazzone, occupato da un’ottantina di somali. Nel capannone occupato andato in fiamme oggi vivevano da anni circa 50 persone, tutte di etnia rom.

In serata una quarantina di ex occupanti, tra cui alcuni minori, si sono radunati davanti a quel che resta della struttura, non avendo più un posto per ripararsi per la notte. Gli assistenti sociali sono sul posto e stanno cercando di capire quali sono le situazioni più fragili, in modo da destinare le persone più bisognose verso strutture di accoglienza nell’area metropolitana. A Sesto Fiorentino, ha fatto sapere il Comune, non ci sono al momento spazi disponibili per l’accoglienza.

 

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