Sete notti sotto le foglie Sete notti sotto le foglie

Sette notti all’addiaccio sotto le foglie in Val Venzonassa: con la caviglia rotta (ma il cane accanto). Salvo

Sette notti all’addiaccio sotto le foglie in Val Venzonassa, con il termometro che nel week-end scorso ha toccato temperature polari. Un escursionista che valicava a piedi i passi alpini delle prealpi Giulie è stato infine rintracciato e tratto in salvo.

Il fatto che sia sopravvissuto (una caviglia rotta e nessun segnale telefonico) assomiglia a un miracolo. Si è coperto con alcune foglie e persino con una mappa topografica e ha atteso.

Sette notti sotto le foglie per resistere al gelo

Per sette giorni e sette notti, ferito e impossibilitato a muoversi per una frattura alla caviglia, con temperature rigidissime, che qualcuno venisse a salvarlo. A vegliare su di lui, il suo cane.

Protagonista della vicenda un uomo di 33 anni, di Trieste. Lo hanno tratto in salvo questa mattina nelle Prealpi Giulie, in una zona non dove il segnale per la telefonia non arriva.

L’allarme mercoledì sera, la fidanzata era preoccupata per il mancato rientro. L’uomo era partito per compiere una traversata trascorrendo le notti in varie casere e bivacchi, come fa ogni anno.

I tecnici del Soccorso Alpino della stazione di Udine, imbarcati sull’elicottero della Protezione Civile Fvg, hanno perlustrato l’area della Val Venzonassa a partire da Casera Navis. Verso Forcella Tacia, è stato avvistato il disperso disteso a terra, vicino alla pista forestale.

Il cagnolino Ash non lo ha mai abbandonato

Era ferito e policontuso, ma cosciente. Accanto a lui il suo cagnolino Ash, un meticcio. Ha raccontato di essere scivolato per diversi metri in un canale e di essersi trascinato il più vicino possibile all’acqua del torrente per non morire di sete.

“Se sono vivo è anche grazie ad Ash, che mi ha fatto compagnia”, le sue parole. Un elicottero lo ha trasportato in ospedale. Il cagnolino è stato preso in consegna dai soccorritori.

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