Settimana corta a scuola per risparmiare energia? Qualcuno l’ha pensato, Bianchi dice no

Settimana corta a scuola per risparmiare energia, ovvero togliere il sabato come giorno scolastico. Cosa che alcune scuole già fanno allungano di un’ora di lezione gli altri giorni. Accorciare la settimana per risparmiare sul riscaldamento dei termosifoni la mattina presto, almeno per un giorno a settimana? Qualcuno deve averlo proposto, visto che il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha dovuto smentire. “Non abbiamo mai parlato di settimana corta in Consiglio dei ministri. Si può fare come piano didattico, nell’autonomia delle scuole, non come misura di risparmio energetico. Sono contrario a dire che poiché c’è un’emergenza, la scuola deve essere la prima a pagare”.

Ma se spegni il venerdì per riaccendere lunedì…

Tenere una scuola, soprattutto al Nord o nelle zone di grande freddo senza riscaldamento per tutto  sabato e per tutta domenica, significa però tenere i termosifoni al massimo e per più tempo il lunedì. Riscaldare l’ambiente… Contro i rincari dell’energia c’è chi, come il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ritiene che anche “la riduzione di un giorno scolastico, togliendo il sabato, può essere una strada già sperimentata altrove senza conseguenze negative”. Ma sul tema i presidenti delle Regioni, i sindaci e gli assessori sono molto divisi. “Abbassare di brutto le temperature nel fine settimana e riaccendere per il lunedì con condizioni di freddo alpino, non comporta risparmio energetico”, osserva l’assessore all’Istruzione della Valle d’Aosta, Luciano Caveri. Alla fine sarà come sempre a discrezione di ogni singola scuola…

Ma a scuola sarà l’anno del risparmio…

Sul risparmio ambientale, ha aggiunto Bianchi, “le scuole hanno sempre fatto la loro parte, con Comuni e Province. Non ci tireremo indietro, ma non si può partire dalla scuola. E’ l’intero Paese che deve cambiare direzione rispetto ai consumi”. Poi sull’emergenza demografica: “Il problema del Paese è la caduta demografica. In due anni abbiamo perso quasi 300mila studenti ed in 10 anni, entro il 2031-32, ci saranno 1,4 milioni di studenti in meno”, ha detto Bianchi.

 

 

 

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