Severino Antinori prosciolto: “Non ci fu traffico di gameti”

Severino Antinori prosciolto dall'accusa di associazione a delinquere per traffico di gameti
Severino Antinori prosciolto dall’accusa di associazione a delinquere per traffico di gameti

MILANO – Non ci fu alcun traffico di ovociti: per questa ragione il gup Alfonsa Ferraro ha prosciolto Severino Antinori. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Il ginecologo romano era accusato, insieme con altri coimputati, di associazione per delinquere finalizzata alla commercializzazione di gameti umani. Antinori è stato comunque rinviato a processo per altri reati minori. Assolta pure con formula piena una delle segretarie della Clinica Matris di Milano che aveva scelto il rito abbreviato. Il giudice inoltre ha stralciato la posizione di 9 persone e ha trasmesso per competenza gli atti a Como.

Antinori era finito sotto inchiesta perché, secondo l’accusa, avrebbe elargito un compenso alle donatrici di ovociti ricoverate presso due cliniche estere, una a Siviglia, Spagna, e l’altra a Praga, Repubblica Ceca. Gameti che sarebbero poi stati rivenduti alle coppie che volevano avere dei figli e che si rivolgevano alla clinica milanese Matris guidata da Antinori per la fecondazione eterologa. Nella ricostruzione dell’accusa, la compravendita sarebbe avvenuta anche alla clinica Le Betulle ad Appiano Gentile, in provincia di Como, e gestita dal braccio destro di Antinori, il ginecologo Piero Mita.

Il giudice Ferraro ha però assolto gli imputati dal reato di “associazione a delinquere” finalizzata al traffico di ovuli, inquadrando la vicenda in un modo ben diverso rispetto al pm Maura Ripamonti: anche se si saprà con certezza solo leggendo le motivazioni, molto probabilmente, in base alle nuove norme e direttive europee, dovrebbe aver riconosciuto la legittimità dei compensi versati alle donne a scopo di ristoro, che si sono sottoposte al trattamento di ovostimolazione al fine di donare i gameti.

Antinori è stato comunque rinviato a giudizio insieme a un altro co-imputato con l’accusa di appropriazione indebita di ovociti, relativa a un solo episodio, e per altri reati minori: il processo per i due inizierà il prossimo 13 novembre davanti alla nona sezione penale del Tribunale. In tutto erano 16 gli imputati nel procedimento davanti al gup Alfonsa Ferraro. Due imputate che avevano chiesto di patteggiare un anno di carcere, con pena sospesa, sono state assolte, così come altre tre persone che avevano scelto il rito abbreviato. Un’altra posizione era stata stralciata nei mesi scorsi mentre per altre 9, tra cui il ginecologo Piero Mita, il procedimento è stato trasmesso a Como per competenza territoriale.

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