Sgarbi al Viminale: "Mafia? si indaghi sugli altri comuni"

Pubblicato il 8 Febbraio 2012 - 14:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Vittorio Sgarbi ha incontrato stamane al Viminale il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, alla quale ha esposto la situazione del Comune di Salemi, dopo le sue dimissioni da sindaco, seguite alla richiesta di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.

''Ho detto al ministro – spiega Sgarbi – di ritenere la richiesta di scioglimento ingiusta e discriminatoria per Salemi, dove l'azione dell'ex deputato Giammarinaro e' stata legittimata da libere elezioni con presentazione di liste approvate dalla prefettura e con un programma esposto in liberi comizi alla presenza delle forze dell'ordine''.

''Ho inoltre annunciato al ministro – rivela Sgarbi – la mia decisione di chiedere l'accesso agli atti in tutti i comuni in cui sia provata l'influenza politica di Giammarinaro: a Mazara del Vallo, dove ha appoggiato la lista del candidato sindaco sostenuto dall'ex Pm Massimo Russo, in una singolare coincidenza tra quello che fu il magistrato inquirente e il suo indagato; a Castelvetrano, dove Giammarinaro ha indicato rappresentanti della sua corrente politica in giunta, oltre ad avere consiglieri di suo riferimento; a Marsala, dove vi sono consiglieri e assessori espressione sempre di Giammarinaro; ed ancora ad Alcamo, Calatafimi, Gibellina e Partanna. E alla Provincia regionale di Trapani dove la corrente di Giammarinaro ha espresso consiglieri e assessori che a lui rispondono''.

''Solo a Salemi – ricorda Sgarbi – l'ex deputato ha agito alla luce del sole, con cio' negando il principio stesso di 'regia occulta' o 'infiltrazioni mafiose'. Il paradosso vuole che quando Giammarinaro 'influenzava' realmente, le amministrazioni sono state risparmiate''.