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Sgarbi “droga donne e le spezza in due”. E il sindaco di Salemi si scaglia contro Facebook

di Alberto Francavilla |13 Ottobre 2009 18:16

Vittorio Sgarbi

Il nuovo nemico di Vittorio Sgarbi si chiama Facebook. Il social network si aggiunge all’elenco degli invisi al sindaco di Salemi: nel corso della sua variopinta carriera di critico d’arte, deputato, opinionista e ora appunto primo cittadino, Sgarbi ha fronteggiato numerosi avversari.

Stavolta nel suo mirino è finito il popolare social network. Il difensore del critico d’arte, Giampaolo Cicconi, ha diffidato Facebook perché elimini subito un messaggio del 27 luglio scorso in cui un’utente scrive che Sgarbi «organizza party dove droga le donne, le annienta, le spezza in due». Un simile personaggio «malintenzionato», prosegue il messaggio, non può essere messo al potere, «a fare il sindaco o l’assessore».

Il legale che il messaggio sia cancellato dal web, altrimenti sporgerà denuncia presso la procura di Camerino (Sgarbi ha mantenuto la residenza a San Severino Marche) per diffamazione aggravata e chiederà la chiusura con sequestro del social network e, in sede civile, un milione di euro di danni alla proprietà.

Non è la prima volta che il sindaco di Salemi se la prende con il “popolo del web”. Ad agosto Sgarbi aveva presentato una diffida analoga nei confronti del blog di Beppe Grillo, chiedendo e ottenendo la rimozione di un video dal titolo «Ridere di Sgarbi è reato».

È invece ancora pendente, sempre a Camerino, il procedimento intentato contro il giornalista Marco Travaglio per un video molto critico nei confronti di Sgarbi comparso su Google.

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