Si portano a casa un neonato e poi ricattano la madre per 20mila euro

(foto d'archivio)
(foto d’archivio)

LA SPEZIA – Si portano a casa un neonato e poi ricattano la madre per 20mila euro. È successo a La Spezia.

Nell’ottobre del 2012 una clandestina, 35enne, di origini marocchine, aveva dato alla luce una splendida bambina.

La donna non parlava italiano, così quando le chiesero i documenti si occupò della pratica Mohamed Mimouni, 59 anni, origini algerine.

Secondo il pubblico ministero Federica Mariucci è stato lui a consegnare ai medici il documento sbagliato, di proprietà della moglie, Fatiha Arhimir, 54 anni, anche lei di origini marocchine. Uno scambio di persona, come racconta il Secolo XIX:

Lei non sapeva come difendersi e, pur soffrendo, non reagiva. Fino a che non ha avuto la forza di denunciare tutto ai carabinieri della squadra di pg della procura spezzina. Il 14 ottobre prossimo i due coniugi saranno davanti al giudice dell’udienza preliminare Marta Perazzo che dovrà decidere se rinviarli o meno a processo.

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