Si staccano i punti di sutura, muore Marcello Manfredi: 37 indagati

Pubblicato il 30 Marzo 2012 - 17:14 OLTRE 6 MESI FA

VIAREGGIO (LUCCA) – Per il decesso di un uomo avvenuto all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore (Lucca) il 26 marzo scorso a seguito ad un intervento chirurgico all’addome, la procura di Lucca ha indagato 37 persone: sono 24, fra medici e infermieri, piu’ 13 tecnici di una ditta fornitrice di materiali per interventi chirurgici. La vittima si chiamava Marcello Manfredi, 77 anni di Viareggio. Secondo i familiari, i punti di sutura applicati nell’operazione, si sarebbero pero’ staccati determinando cosi’ un’infezione.

Il pm Antonio Mariotti, della procura di Lucca, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.  Secondo quanto emerge dalla vicenda, di cui parla il sito Internet del quotidiano Il Tirreno, il paziente era stato ricoverato all’ospedale Versilia per la rimozione di poliposi all’addome. L’intervento e’ stato eseguito ma poi, anche secondo il racconto dei familiari, risulta che vi sia stato un distacco dei punti di sutura applicati alla fine dell’operazione al punto da causare un’infezione risultata determinante per la morte del paziente. Il pm ha indagato 24 medici e infermieri che erano di turno il giorno del decesso e 13 tecnici della societa’ che ha fornito all’ospedale Versilia i materiali per la suturazione delle ferite.

Il pm Antonio Mariotti della procura di Lucca ha disposto il sequestro della suturatrice meccanica dell’ospedale Versilia impiegata dai chirurghi nell’intervento chirurgico dopo il quale e’ morto un paziente che era stato operato all’addome. Il decesso sarebbe stato causato dal distacco dei punti di sutura, circostanza che avrebbe provocato al paziente un’emorragia e un’infezione.  Nell’inchiesta della procura di Lucca, che ipotizza il reato di omicidio colposo, ci sono 37 indagati, tra cui 24 medici e infermieri dell’Ospedale Versilia e 13 addetti della multinazionale americana fornitrice dell’attrezzatura. Secondo fonti sanitarie, sarebbero scattati sequestri di altre suturatrici meccaniche, prodotti dalla stessa societa’, in altri ospedali della Toscana.

”Il paziente e’ stato operato una prima volta il 12 marzo e gli sono stati applicati i punti di sutura con una macchinetta apposita; poi ci siamo resi conto che una graffetta era rimasta aperta lasciando uno spessore di circa un millimetro”: cosi’ il responsabile del reparto di chirurgia dell’Ospedale Versilia, dottor Marco Arganini, ricostruisce la vicenda del decesso di Marcello Manfredi, 77 di Viareggio in seguito ad un intervento chirurgico all’addome. ”Abbiamo segnalato immediatamente quanto accaduto al Ministero come da prassi quando si verificano situazioni di questo genere – prosegue il chirurgo Arganini -. Abbiamo operato due giorni dopo il paziente per peritonite. Purtroppo, pero’, e’ avvenuto il decesso”.