Siccità, Curcio: “Non escludo il razionamento diurno dell’acqua. Si va verso lo stato di emergenza”

Verso un nuovo stato di emergenza: questa volta non per il Covid ma per la siccità, e se con il Covid sono scattati coprifuoco e divieti, con la siccità potrebbe scattare il razionamento dell’acqua, anche di giorno. Lo ha annunciato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. 

Siccità, verso lo stato di emergenza

“I criteri li stiamo definendo con le regioni e soprattutto le misure. Penso nelle prossime giornate, al massimo prossime settimane avremo chiare le misure e potremo fare la dichiarazione dello stato di emergenza”, ha detto Curcio a Sky Tg24. 

Il responsabile della Protezione civile ha fatto riferimento in particolare a un “paio di settimane” per la dichiarazione dello stato di emergenza, spiegando che si procederà quando saranno chiare le misure da mettere in campo.  

Siccità, Curcio: “Non escluso un razionamento diurno dell’acqua”

Non si può escludere “il razionamento diurno dell’acqua”, ha aggiunto il capo della Protezione Civile a Sky Tg24.  

“In alcune zone del Paese non è sicuramente escluso il fatto che il razionamento dell’acqua porti a una chiusura temporanea anche nelle ore diurne – ha detto Curcio -. Bisognerà capire i segnali metereologici delle prossime settimane. Avremo anche dei momenti in cui l’acqua arriverà e probabilmente arriverà tutta insieme”.

Siccità, Curcio: “La portata del Po è inferiore all’80%”

“Siamo a 40-50% di quantità di acqua piovuta in meno rispetto alle medie degli ultimi anni e fino al 70 per cento di neve in meno”. E il Po ha una portata “sino all’80 per cento in meno”, ha detto il capo della Protezione Civile.

Siccità: acqua razionata in dieci Comuni del Trentino

Intanto la carenza di acqua inizia a farsi sentire anche negli acquedotti del Trentino. Dieci Comuni della Vallagarina hanno disposto limitazioni nell’utilizzo dell’acqua.

A Pomarolo l’uso dell’acqua potabile dagli acquedotti di Pomarolo, Savignano e Serbia è consentito solo di notte, dalle 22 alle 6 del mattino.

A Brentonico è vietato il consumo di acqua per innaffiare orti e giardini, il lavaggio di veicoli e il riempimento di vasche, piscine e fontane ornamentali.

A Nogaredo già da fine maggio l’uso di acqua per per necessità non domestiche è consentito solo tra le 8 e le 10 e tra le 21 e le 23.

A Terragnolo è vietato usare l’acqua delle fontane pubbliche per usi non domestici e potabili.

A Ronzo Chienis dal 21 giugno è sospesa la fornitura di acqua potabile tra le 23 e le 6.

A Vallarsa è stata disposta la chiusura delle fontane pubbliche e la limitazione dell’uso di acqua potabile agli usi domestici.

A Isera sono vietati “prelievi anomali dagli acquedotti”.

I sindaci dei Comuni di Villa Lagarina ed Ala raccomandano di evitare gli sprechi, mentre a Trambileno sono attesi provvedimenti per fronteggiare la carenza d’acqua negli acquedotti.  

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