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Siccità: in Toscana è stato emergenza, e il meteo non aiuta

di Alessandro Avico |2 Aprile 2012 18:47

FIRENZE – La Toscana, prima regione in Italia, ha decretato lo stato di emergenza per la siccita'.

Il meteo promette pioggia, ma anche se cadessero 200 millimetri, pari alla media di questo periodo, lo stato delle falde e dei fiumi non sembra destinato a cambiare, un piccolo ristoro arrivera' solo per l'agricoltura, avverte il climatologo Giampiero Maracchi. Da qui la scelta del presidente della Regione, Enrico Rossi, di decretare lo stato di emergenza e dettare precise condizioni sull'utilizzo delle ormai scarsissime risorse idriche.

A causa della siccita', la Toscana – regione italiana piu' colpita dall'assenza di piogge – l'agricoltura e' gia' in ginocchio: le coltivazioni di grano cominciano a mostrare segni di sofferenza con una possibile diminuzione delle rese calcolata nel 30%, anche le viti e gli olivi, tipiche coltivazioni della Toscana, potrebbero aver presto bisogno di irrigazioni di soccorso. Aumentato fortemente il numero degli incendi: nei soli primi tre mesi del 2012 ne sono scoppiati 289, mandando in fumo 425 ettari di bosco.

Complessivamente nella regione negli ultimi mesi e' piovuto pochissimo: il 40% in meno rispetto alla media e gli invasi sono pressoche' a secco. Il deflusso dell'Arno e' sostenuto quasi esclusivamente dall'invaso di Bilancino che attualmente presenta un volume pari a 37 milioni di metri cubi con un possibile utilizzo di soli 26 milioni, sotto questa quota, avvertono i tecnici, c'e' solo fango.

Di fronte a questa situazione – ha spiegato il presidente della Regione, Enrico Rossi – ''dobbiamo prendere misure urgenti: scrivero' ai sindaci invitandoli a emettere ordinanze di igiene sanitaria per limitare i consumi e accelerare l'esecuzione di interventi. Renderemo piu' rapide le procedure per scavare nuovi pozzi, dobbiamo inoltre proseguire e accelerare la realizzazione di piccoli invasi. Entro 15 giorni avremo un progetto completo''.

La Regione ha anche annunciato una campagna di comunicazione per sensibilizzare la popolazione e incentivare l'adozione di buone pratiche per un uso corretto delle risorse idriche. ''Molto puo' cambiare dai comportamenti individuali'', ha affermato il governatore toscano.

''Dal 2000 ad oggi – ha spiegato Maracchi, direttore dell'istituto di biometeorologia del Cnr – ci sono state tre annate siccitose importanti e quattro di livello inferiore, il che vuol dire che quasi un anno ogni due abbiamo un problema di siccita'''.

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