Sicilia, quel sindaco che sventola la carta che “autorizza” a morire. “Qui nulla è abusivo”

Lo avete visto in tv, nei telegiornali. Non una sera ma due, sempre lì a ripetere che le “carte” gli danno ragione, che nel suo paese, Scaletta Zanclea, l’abusivismo edilizio non c’è. E Mario Briguglio le “carte” le mostra alla telecamera, hanno i timbri in regola, le firme in regola. Sulle “carte” non era abusivo neanche il palazzo costruito sulla foce del fiume, là dove l’acqua finisce nel mare. Questo sindaco e le sue “carte” sono veri, non sono inventati, sono la parabola triste dell’Italia che si crede astuta e furbamente si suicida.

Ha ragione il sindaco di Scaletta Zanclea, dalle sue parti non c’è niente di abusivo e non autorizzato. Perchè lui e sindaci come lui, gli amministratori, i funzionari, i dipendenti comunali, i periti, i tecnici, l’intera società politica e civile tutto autorizza da decenni e ogni abusivismo sana. Funziona così: costruisci e ti fai mettere il timbro, nessuno ti dice di no. “Conviene” a tutti, a chi si fa la casa, a chi se la allarga, a chi gestisce il cantiere, a chi vende i materiali, a chi ci lavora, a chi scambia sul mercato del consenso timbri e autorizzazioni in cambio di voti e anche rispetto. Alla peggio, ma non serve quasi mai, si paga una multa e l’abusivo diventa legale. Quindi, nel mondo di Mario Briguglio, un palazzo sulla foce del fiume ci può stare. Una “carta” lo autorizza.

mario_briguglioQuella carta che quel sindaco impugna e sventola non è come lui crede la prova della sua correttezza. È invece la pistola fumante della sua irresponsabilità. La sua e quella di mille, diecimila come lui. Quel sindaco può mostrare tutti i “prodotti” della sua fabbrica di “pezze d’appoggio”. È un’azienda fiorente e di alta produttività. Sforna e vende merce avariata ad una società incivile fiera della sua inciviltà. Merce avariata che tutti comprano, anzi esigono. Su quel “pezzo di carta” c’è l’autorizzazione a delinquere contro se stessi, il timbro a fare scempio della sicurezza e della salute pubblica. Tutto in regola, secondo la regola dell’omertà e complicità di massa. E quel sindaco la sventola pure la carta, con un sorriso davanti alla telecamera che vuole essere astuto e sereno e che invece è soltanto miserevolmente crudele.

Gestione cookie