Lavoro, l’operaio che mette in mora l’Italia sulla sicurezza

“Marco Bazzoni, un operaio metalmeccanico di Firenze scrive all’Unione europea per denunciare l’inadempienza italiana in materia di sicurezza sul lavoro. La Commissione europea passa al setaccio le carte, approfondisce la denuncia e decide di aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia”. A riferirlo è il direttore di Articolo21 Stefano Corradino.

“Bazzoni – scrive Corradino – è un collaboratore di Articolo21 e da anni, pressocché quotidianamente ci segnala notizie e cronache di infortuni sul lavoro, questo vero e proprio bollettino di guerra giornaliero che è uno dei tanti primati negativi del nostro Paese. Pochi giorni fa Bazzoni ha ricevuto una lettera dalla Commissione europea che gli comunicava, un fatto senza precedenti e cioè che dalla Ue, sulla base della sua denuncia, è appena partita la messa in mora dell’Italia che ha due mesi di tempo per porre fine alla situazione che configura l’infrazione”.

“Un operaio – afferma Corradino – un cittadino comune che da solo, senza associazioni o partiti alle spalle conduce da anni una estenuante battaglia affinchè la politica, le istituzioni, l’informazione smettano di ignorare la tragedia quotidiana delle morti sul lavoro, ha spinto la Commissione europea ad aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia”.

 

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