Simona Riso ai soccorritori prima di morire: “Ho subìto uno stupro”

Simona Riso
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ROMA – Simona Riso prima di morire rivelò lo stupro. Sei stata aggredita? “No”; Sei stata spinta? “No”; Hai avuto violenze sessuali? “Sì”. Questa la sequenza delle domande dei medici e le risposte di Simona Riso in punto di morte.

Simona Riso, la giovane trovata in fin di vita nel giardino condominiale, in via Urbisaglia, a Roma, la mattina del 30 ottobre, potrebbe esser stata vittima di violenza, ma forse non quel giorno, quella notte e i dubbi rimangono, suicidio? Omicidio?

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Probabilmente – scrive il Messaggero – è precipitata dal terrazzo, due testimoni, due religiosi che abitano davanti hanno sentito un tonfo unico, forte, inequivocabile verso le 6,30. Secondo i medici Simona Riso aveva bacino, coccige e due costole rotte, prima di andare in arresto cardiaco, ma sul suo corpo non c’era traccia di violenza sessuale recente.

La famiglia è convinta che la giovane sia stata aggredita e che si tratti di omicidio ma nel passato di Simona, originaria della Calabria, c’erano stati due episodi di autolesionismo, aveva tentato il suicidio durante un ricovero in una clinica specializzata in disturbi alimentari, era stata trasferita nel reparto di psichiatria del San Camillo.

“Al di là del tentato suicidio stava molto male – ricorda chi l’ha conosciuta intervistato dal Messaggero – c’era un grande problema di violenze antico da parte di un parente. E c’era il dolore nuovo per non essere in grado di incontrare uomini che non fossero violenti, che la picchiavano, maltrattavano. Simona si dava questa colpa, che era lei a scegliere male, a scegliere uomini violenti”.

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