Si è costituito l’assassino di Simone Frascogna, il 19enne morto a Castelnuovo (Napoli) dopo una lite nel traffico.
Sette coltellate alle spalle, al culmine di una lite per futili motivi, di viabilità, caratterizzata, inizialmente, da calci e pugni. Così è morto Simone Frascogna, il 19enne di Casalnuovo (Napoli). Il suo assassino ha confessato il delitto.
L’aggressione mortale a Simone Frascogna
Una violenta aggressione che ha visto lui e i suoi due amici soccombere. Simone, infatti, era un esperto di arti marziali. D.A., il 18enne che ha confessato il delitto, è accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. E anche del tentato omicidio dell’amico di Simone, anche lui raggiunto dai fendenti. L’omicidio è avvenuto la notte tra martedì 3 e mercoledì 4 novembre a Casalnuovo.
Le ore dopo l’omicidio
Quella sera, dopo l’accaduto, il 18enne, che fa il carrozziere, ha fatto perdere le tracce. I carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli), che lo avevano subito identificato grazie alle nitide immagini dei sistemi di video sorveglianza della zona, insieme con gli altri due ragazzi, due minorenni, che erano con lui, si sono recati nella sua abitazione e in quella degli altri due giovani. Ma D. a casa non c’era.
Trovati e sottoposti a fermo quella sera, invece, gli altri due che rispondono degli stessi reati contestati dalla Procura di Nola (Napoli) al giovane 18enne. Lui alla fine si è recato dai militari insieme con il suo legale.
Il 18enne si costituisce
Si è costituito, nella tarda serata di giovedì 4 novembre, l’assassino reo confesso di Simone Frascogna. In un primo momento, scriveva l’Ansa, non era ancora chiaro se tutto sia scaturito da motivi di viabilità oppure da un apprezzamento che Simone avrebbe rivolto alla fidanzata del meccanico. (Fonte Ansa)
