ROMA -“Il caso Sindone sarà chiuso il giorno in cui avremo capito che cos’è esattamente e come si è formata l’immagine impressa sul lenzuolo. Il fatto che a oggi nessuno sia ancora riuscito a riprodurre un’impronta come quella della Sindone significa che c’è ancora molto da studiare”.
Lo dice il professor Bruno Barberis, sindonologo, in un’intervista a ‘Famiglia Cristiana’ che dedica all’Ostensione della Sindone un inserto speciale e un libro con il giornale.
Barberis torna anche sull’analisi con il carbonio-14 che nel 1988 datò il telo di lino tra il 1260 e il 1390 dopo Cristo, quindi all’epoca medievale.
“Bisognerebbe rifare oggi quell’esame – sottolinea l’esperto – effettuando una serie di microprelievi su zone diverse del lenzuolo. Fu sbagliato il luogo del campionamento del tessuto, una zona bagnata forse per spegnere l’incendio del 1432. La Sindone – spiega – non è omogenea dal punto di vista del tessuto”.