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Skorpion: storia di un mitra da Jimmy Fontana alle Brigate Rosse. Chi lo comprò?

di Warsamé Dini Casali |24 Maggio 2022 21:24

ROMA – Strano e misterioso corto-circuito tra Brigate Rosse e il cantante Jimmy Fontana. La famigerata mitraglietta Skorpion che in un decennio fece fuoco almeno 5 volte uccidendo tra l’altro il sindaco di Firenze Lando Conti (e due missini ad Acca Larenzia, Ruffili, Tarantelli), fu acquistata nel 1971 (e poi rivenduta) da Enrico Sbriccoli in arte Jimmy Fontana, all’epoca all’apice del successo e collezionista di armi e ora un po’ a corto di memoria (ha 78 anni). Il figlio di Lando Conti vuol vederci chiaro e ha investito i presidenti di Camera e Senato della questione: come è possibile che quella mitraglietta sia finita nelle mani dei terroristi? Del resto, trovata l’arma nel covo milanese Br di Via Dogali nel 1988, non è mai stato messo un punto su chi effettivamente premette il grilletto. Nel febbraio 2009 la procura di Firenze si arrese e archiviò l’inchiesta sugli esecutori dell’omicidio del sindaco nel 1986.

L’unica traccia da seguire resta l’arma: aveva il numero di matricola abraso, ma grazie a un procedimento chimico i carabinieri riuscirono a risalire alla sua carta d’identità. Fontana tiene a precisare che non ha mai avuto problemi con la giustizia per quella calibro 7.65. Ricorda di aver riferito agli inquirenti della Digos nel 1979  di averla venduta a Roma, presso l’armeria Bonvicini: “La vendetti, insieme a una pistola Star 7.63, ad Antonio Cetroli  in cambio di un assegno di 200 mila lire”. Cetroli, funzionario negli anni ’70 di Polizia al Commissariato Tuscolano negò l’acquisto al pm di Firenze che lo interrogò nel 1988:  “Ho rifiutato la Skorpion dopo aver appreso che era stata classificata come arma da guerra”. Lorenzo Conti ritiene che le ambiguità siano troppe: “Se non avrò risposte da Camera e Senato denuncerò lo Stato italiano. Perché nessuno ha mai indagato su questa vicenda?”

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