Verona: sms osè ed estorsione, una coppia finisce in manette

di Emiliana Costa
Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA

Verona

Estorsione a luci rosse a Verona. Ricatto a una minorenne e a un ex amante è l’accusa che ha portato all’arresto di due coniugi da parte della squadra Mobile della polizia di Verona. I responsabili del reato sono Alfonso Ferraioli, 40 anni, guardia giurata di Scafati (Salerno) e la moglie Silvana Maresca, 37 anni, di Pompei (Napoli), entrambi residenti a Villafranca.

La donna per ricattare una vecchia fiamma – un bancario di quarant’anni con il quale aveva intessuto nel 2008 un rapporto di sesso virtuale-telefonico – ha detto che il proprio cellulare era inservibile e si è fatta inviare un sms piuttosto spinto sul cellulare di una ragazza di sedici anni che ospitava saltuariamente. Silvana Maresca ha imposto il silenzio alla giovane con la minaccia di far sapere ai suoi genitori che scambiava messaggi osè con uomini maturi. Il bancario, invece, è stato informato del fatto che il numero sul quale aveva appena mandato un’immagine auto-erotica era intestato a una minorenne: se non voleva essere denunciato per pedofilia doveva sottostare a richieste di denaro.

Con la complicità del marito, la donna ha preteso l’acquisto di una Bmw Z3 usata. Poi con la stessa minaccia ha richiesto una Bmw Z4 nuova, ma il ricattato stavolta si è rivolto alla polizia. Moglie e marito sono stati colti mentre stavano per farsi consegnare 500 euro. All’appuntamento, anziché l’incauto bancario, si sono presentati gli agenti della Mobile, che hanno arrestato la coppia per estorsione continuata.

*Scuola di Giornalismo Luiss