Soldatessa picchiata dall'ex e superiore: "Mi faceva stare sull'attenti in casa" Soldatessa picchiata dall'ex e superiore: "Mi faceva stare sull'attenti in casa"

Soldatessa picchiata dall’ex e superiore: “Mi faceva stare sull’attenti in casa”

“Mi ha spaccato un dente e mi ordinava di stare sull’attenti per ore in casa”, questo il racconto di una soldatessa picchiata dal suo ex e superiore.

Una soldatessa caporal maggiore speciale dell’Esercito picchiata. La donna, che ha partecipato negli ultimi mesi nell’operazione “strade sicure”, picchiata dal suo ex, che in questo caso è anche un suo superiore. Ha denunciato il suo fidanzato di allora facendo partire un’inchiesta della Procura militare di Napoli.

La sua storia viene raccontata da Il Mattino che spiega come la donna abbia violenza in varie occasioni. Una volta l’uomo le ha spaccato un dente mentre le sbatteva la faccia sul cruscotto dell’auto. Ma l’ha anche costretta a stare sull’attenti in casa per almeno due ore. Schiaffi, mani al collo, sputi in faccia e insulti sono altri esempi di quello che ha dovuto soffrire la soldatessa.

Le accuse e le denunce

Ora il pm militare Marina Mazzella ipotizza l’accusa di “violenza contro un inferiore” contro l’ex fidanzato della soldatessa picchiata ed attualmente caporal maggiore in forza allo stesso reparto della parte offesa.

Al di là del carattere odioso delle violenze esercitate da un uomo rispetto a una donna, c’è l’aggravante di aver agito anche come “superiore” gerarchico in seno allo stesso reparto operativo. Come scrive Il Mattino, la soldatessa dopo tanto tempo decide di uscire allo scoperto, di denunciare l’uomo che aveva conosciuto in chat e che aveva ritrovato a dirigere la propria unità operativa.

È il 16 maggio del 2020 quando scatta la denuncia alla Procura militare, perché ad aggredirla è stato un altro esponente dell’Esercito. Vengono ascoltati testimoni, viene anche assegnato un sostegno psicologico alla presunta parte offesa di questa vicenda. Ed è nel corso del seguito delle indagini che la donna si decide a dire il nome del presunto aggressore. Ne indica le generalità, i gradi, il ruolo. (Fonte Il Mattino).

 

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