ROMA – L’Europa ha fornito l’istantanea della situazione economica italiana. Crescita e Pil vanno male (e quindi disoccupazione), solo il prossimo anno si muoverà qualcosa. Nel frattempo per l’Europa restiamo sorvegliati speciali almeno fino al 29 maggio quando, si spera, potremo uscire dalla procedura d’infrazione per eccesso di deficit. Per crescere dobbiamo ridurre le tasse, ma senza sforare sui conti.
E’ meglio quindi, ridurre (o abolire) l’Imu sulla prima casa, liberando risorse per incentivare il consumo oppure diminuire le tasse che gravano sul lavoro (per incentivare le assunzioni)?
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