ROMA – Soter Mulè, Paola Caputo e Federica F. si piacevano, la passione per le corde e il sesso estremo era la stessa stando a quanto racconta lui stesso. “Abituati a fare quel gioco erotico”, ha detto ai suoi avvocati l’ingegnere e fotografo con la faccia da bravo ragazzo che da sabato è entrato in un incubo.
E’ accusato dell’omicidio preterintenzionale di una delle due ragazze con cui aveva organizzato una bilancia umana per eccitarsi. Paola Caputo è morta a 24 anni durante quel gioco erotico a tre in un garage dell’Agenzia delle entrate alla periferia di Roma e adesso il “saggio Soter”, come lo chiamava lei, è ai domiciliari.
“Non era la prima volta che facevamo quel gioco a tre, eravamo in simbiosi. Le conoscevo bene; avevo avuto un flirt con entrambe”. Poi ha continuato: “Quando ho visto Paola soffocare ho cercato subito di rianimarla, ma ormai era troppo tardi. Così ho dovuto fare una scelta e salvare l’altra: sono distrutto”.