Sourakhata Dioubate, musicista di colore, investito e sprangato a Pieve di Cento

Sourakhata Dioubate
Sourakhata Dioubate

BOLOGNA – Prima non si è fermato allo stop e l’ha investito. Poi, sceso dall’auto, ha tirato fuori la spranga e ha iniziato a pestare e insultare la sua vittima. Succede a Pieve di Cento (Bologna) e la vittima dell’aggressione è Sourakhata Dioubate, musicista di colore di 36 anni.

All’inizio sembrava un “normale” incidente stradale. Un auto che non si ferma allo stop e il ciclista che ha la peggio. Ma non appena Dioubate, un noto musicista della Guinea, ha chiesto l’intervento dei vigili, è partita la furia dell’automobilista.  L’episodio si è verificato a Pieve di Cento, a metà ottobre, ma solo il 5 novembre il musicista  (che ha riportato diverse ferite, compresa una frattura della mano)  ha presentato querela.

L’uomo al volante – secondo la querela -, O.M., un settantenne della zona, ha insultato Dioubate con frasi in dialetto: ”Sporco negro, torna a casa tua… brutto m….”. E dopo aver tirato due schiaffi al musicista – sempre secondo la denuncia – è tornato in macchina dove ha preso una spranga di metallo di mezzo metro e ha colpito il ciclista due volte, poi rientrato in macchina ed è fuggito rischiando di investire nuovamente Dioubate. Una scena che si è svolta davanti a numerosi testimoni, alcuni dei quali vedendo la spranga dell’uomo si sono mossi per interrompere la sua furia.

L’avvocato di Dioubate, il legale Alessandro Valenti, ha presentato una querela ai carabinieri per lesioni gravi, minaccia e ingiuria aggravata da discriminazione razziale. Dioubate, rimasto incredulo per alcuni giorni durante i quali non è mai uscito di casa, non sapeva cosa raccontare ai figli – ha riferito -, ”né a tutti quelli che cercavano di chiamarmi e a cui non rispondevo”.

Ora il musicista non potrà suonare i suoi strumenti a percussione per più di cinque mesi, a causa della frattura alla mano. ”E’ gravissimo per il mio lavoro – ha detto – ma anche psicologicamente”. L’uomo vive in Italia da 13 anni, ha una moglie e due figli di otto e nove anni: ”Rimango stupito da questo fatto, è la prima volta in assoluto che mi capita una cosa simile”.

Dioubate è un percussionista affermato, ha collaborato con Daniele Abbado, il regista figlio del maestro Claudio, con l’Arena del Sole di Bologna, ed è direttore artistico del Festival internazionale ‘Mama Africa’ che si svolge a Pontremoli, in Toscana. Sono in tanti ad aver mostrato solidarietà ed affetto al 36enne, amici del mondo della musica, tra cantanti, violinisti, direttori d’orchestra e professori del conservatorio.

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