Un uomo ha sparato alcuni colpi di pistola contro una volante della polizia a Taranto: due agenti sono rimasti feriti in modo non grave, l’aggressore è stato fermato ed arrestato. È successo sabato 22 gennaio, a mezzogiorno, in viale Magna Grecia, sotto lo sguardo incredulo di passanti e automobilisti.
Secondo la ricostruzione, il 113 è stato chiamato dopo che l’uomo – un 42enne ex vigilante e buttafuori noto alle forze dell’ordine – si è allontanato da una concessionaria di auto con le chiavi di una Porsche che aveva provato. La volante l’ha intercettato vicino a un bar, lui si è avvicinato a piedi e ha aperto il fuoco. È stato fermato dopo alcune centinaia di metri da altri poliziotti.
Sparatoria a Taranto, Sap: “Servono urgentemente i giubotti antiproiettile”
“Auguriamo ai colleghi una pronta guarigione e auspichiamo che chi ha operato per colpire gli agenti venga prontamente punito senza sconti. Questo episodio evidenzia ancora la necessità e l’urgenza di avere in dotazione, i nuovi giubbetti antiproiettile indossabili dagli agenti durante il servizio, come quelli attualmente in fase di sperimentazione. Pertanto, ci sembra chiaro, che sia necessario che vengano superate le lungaggini burocratiche e che al più presto possano essere utilizzati dai colleghi che operano di pattuglia nelle strade”, fa sapere Stefano Paoloni, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia.
Fsp: “Un miracolo che siano vivi i poliziotti”
“Solo grazie a un miracolo – le parole di Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato – hanno salva la vita i due colleghi che a Taranto sono stati raggiunti dai colpi di pistola sparati dal criminale che aveva appena rapinato una concessionaria. A loro va tutta la nostra più reale solidarietà, nella speranza che possano guarire nel più breve tempo e che possano, soprattutto, superare lo choc di vedersi sparare addosso, a un’altezza tale che avrebbero potuto morire. L’assoluta gravità di quanto accaduto non è in discussione, e ora ci aspettiamo che venga contestato il duplice tentato omicidio a questo delinquente senza scrupoli, che non ha avuto remore nello scaricare l’arma addosso a due poliziotti. La vita dei servitori dello Stato, che camminano sul ciglio del baratro ogni giorno per qualsiasi intervento, dovrà pur valere qualcosa per uno Stato che pretende ma ha il dovere di difendere gli operatori che per quattro spiccioli si espongono a rischi che nessuno, nessun altro in Italia accetterebbe. Ora pretendiamo una giustizia severa, rapida e irremovibile”.
“L’ennesima giornata di ordinaria follia – ha detto Rocco Caliandro, Segretario Fsp Taranto -, in un territorio dove si combatte una lotta impari per difendere l’immagine e l’autorevolezza dello Stato. Un luogo dove a un poliziotto può accadere veramente di tutto in qualsiasi momento, e dove svolgere questo lavoro comporta rischi e sacrifici inimmaginabili ai più, e certamente non adeguatamente riconosciuti né ricompensati”.