“Una sposa sostenibile”: abiti realizzati da detenuti

MILANO – Un modo per rendere ancora più speciale il giorno più importante della propria vita, indossando un abito non solo elegante e di qualità, ma che contribuisce anche alla realizzazione di un importante progetto sociale. È la possibilità offerta dalla collezione “Una sposa sostenibile”, realizzata dalla Cooperativa Alice che dal 1992 si occupa del reinserimento, tramite l’attività sartoriale, delle detenute delle carceri milanesi di Bollate e San Vittore e di donne in regime di semilibertà.

Storia. Questa realtà solidale inizialmente lavorava per conto terzi fornendo costumi e vestiti per teatri e serie televisive, e dallo scorso anno ha aperto nel cuore di Milano un centro di distribuzione diretta dei propri prodotti: la “Sartoria San Vittore”. E proprio in questo negozio dal ricercato design sarà possibile trovare i dieci abiti da sposa realizzati dalla stilista Rosita Onofri, entrata nel progetto anni fa come volontaria e che è alla sua terza collezione per la Cooperativa Alice.

«Il valore aggiunto di chi sceglie un vestito con il marchio Sartoria San Vittore è quello di avere un capo esclusivo, realizzato da una cooperativa sociale a prezzi competitivi – ha spiegato Luisa Della Morte, responsabile del consiglio d’amministrazione – lavoriamo con i nostri laboratori all’interno delle sezioni femminili delle carceri di San Vittore e Bollate e uno all’esterno dove sono impiegate alcune donne che possono lavorare lì grazie ai benefici di legge».

Alcune delle donne poi, una volta scontata la pena, sono state regolarmente assunte grazie alle competenze acquisite proprio con i tirocini svolti in prigione, realizzando così pienamente il progetto di reinserimento della Cooperativa.

Menù completo. Ma la Sartoria non si limita a offrire abiti da sposa finemente rifiniti a prezzi vantaggiosi. Per il giorno del matrimonio offre un servizio completo, dal pranzo alle bomboniere, sempre con un approccio “sostenibile”: «Collaboriamo con altre cooperative sociali – ha proseguito Della Morte – come per esempio Uroburo, che opera nell’area del disagio psichico e produce fedi, gioielli in oro, ma anche in metallo povero». E quando il Gran Giorno è passato le lavorazioni a mano della Sartoria offrono la possibilità di trasformare il vestito da sposa in un abito da sera utilizzabile in qualsiasi occasione elegante.

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