ROMA – Associazione a delinquere e truffa. Questi i capi d’accusa per Davide Vannoni, fondatore del Metodo Stamina, e per altre 19 persone indagate nell’inchiesta del procuratore di Torino Raffaele Guariniello.
La mattina del 23 aprile la Procura di Torino ha comunicato la chiusura delle indagini e definito le accuse. Le persone indagate sono 20, tra cui Vannoni, il medico e vice Marino Andolina, neurologi, biologi, 8 medici degli Spedali Civili di Brescia e un membro dell’Aifa. Per tutti le ipotesi di reato è di associazione a delinquere aggravata e finalizzata alla truffa.
Una truffa aggravata, scrive il procuratore, perché anche ai danni dello Stato e di 60 pazienti che hanno denunciato Vannoni. Non solo non ci sono stati miglioramenti nella salute dei pazienti sottoposti al metodo, ma si sono “verificati eventi avversi in un numero significativo” di essi. L’avviso di chiusura delle indagini potrebbe aprire al rinvio a giudizio per gli indagati.
Niccolò Zancan su La Stampa spiega:
“Nei confronti di Davide Vannoni, i Nas e la Procura di Torino ipotizzano anche il reato di esercizio abusivo della professione medica e violazione delle norme della privacy, in riferimento ai video di alcuni bambini malati pubblicati su Facebook per promuovere il trattamento. Fra gli indagati c’è anche Gianfranco Merizzi, presidente dell’associazione farmaceutica Medestea, il principale finanziatore del metodo Stamina. Nel provvedimento sono indicati più di sessanta pazienti che sarebbero stati truffati”.
Il caso di Stamina, che dagli ospedali è passata a tribunali e piazze, ha creato un “clima di tensione sociale” e di “falso allarme”, con manifestazioni “pesantemente critiche nei confronti delle istituzioni” come “il Presidente della Repubblica” l’associazione per delinquere promossa da Davide Vannoni intorno al metodo Stamina, ha scritto la Procura di Torino nell’avviso di chiusura indagini.
Nel capo d’imputazione della Procura, si legge:
“Vannoni e i suoi presunti complici facendo credere falsamente ai pazienti e ai familiari che vi erano elevate possibilità di guarigione dalla loro malattia a seguito del trattamento con cellule staminali e che le persone non sottoposte a tale trattamento sarebbero incorse in un serio pericolo di vita, induceva un clima di tensione sociale mediante conferenze, scritte, scritti e anche manifestazioni pesantemente critiche verso il Capo dello Stato, il presidente del Consiglio, il ministro della Salute”.
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