TORINO – Una cura nata negli scantinati tra Italia e San Marino. Piove sul bagnato per Stamina. Nel giorno in cui arrivano i motivi della bocciatura della terapia da parte del tavolo tecnico vengono diffusi anche i risultati di un’inchiesta della Procura di Torino su Davide Vannoni.
E le carte della procura presentano più di qualche aspetto inquietante. Sono stati gli scantinati di edifici di varie località italiane, e anche a San Marino, a tenere a battesimo la terapia Stamina di Davide Vannoni. E’ quanto emerge dalle carte dell’indagine della procura di Torino. L’Ordine dei medici bocciò le strutture già nel 2008.L’indagine della procura di Torino, chiusa nel 2012, è stata di fatto quasi subito riaperta e integrata con altri elementi.
L’associazione presieduta da Vannoni operava in “più strutture, alcune palesemente inidonee e ricavate da scantinati”. In altri casi le sedi erano state “nascoste a San Marino nel palese intento di sfuggire ai controlli istituzionali previsti in Italia”. A Torino, peraltro, c’era già stato, il 27 marzo 2008, un “parere negativo” formulato dall’Ordine dei medici.
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