TORINO – La Procura di Torino detta le condizioni a Davide Vannoni: per avere il patteggiamento Stamina Foundation deve interrompere le proprie attività anche all’estero, e non solo in Italia come detto da Vannoni stesso.
Per la Procura, lo stop a tutte le attività è una condizione “irrinunciabile” per accettare la richiesta di patteggiamento.
Nel chiedere che la Stamina Foundation interrompa le propria attività anche all’estero la Procura di Torino si richiama all’articolo 9 del codice penale che prevede, in caso di reiterazione del reato all’estero, il blocco della sospensione condizionale della pena patteggiata e, quindi, l’arresto.
Vannoni, la cui cura sperimentale si è dimostrata priva di fondamento scientifico, è accusato di truffa e associazione a delinquere e sta affrontando un processo a Torino. Il 23 gennaio Vannoni, che ha sempre difeso il metodo nonostante i dubbi e il suo funzionamento non dimostrato, ha però deciso di voler fare un passo indietro e ha chiesto al pm Raffaele Guariniello di patteggiare una condanna a 1 anno e 10 mesi: in cambio si impegna a ritirare il ricorso al Tar del Lazio contro il ministero della Salute e a cessare in Italia delle attività di Stamina Foundation in Italia.