ROMA – In croce davanti a Montecitorio. Questo il gesto dimostrativo di Sandro Biviano, il ragazzo di Lipari affetto da distrofia muscolare, che insieme agli altri malati protesta dal 23 luglio per la libertà di cura con il metodo Stamina.
Durante una veglia di preghiera per ricordare i bimbi morti negli ultimi mesi, che secondo i malati avrebbero potuto salvarsi se avessero fatto subito le infusioni con il metodo Stamina una volta avuta l’autorizzazione da parte del giudice, Sandro, che indossava una t-shirt con su scritto “Non ho più voglia di morire”, si è fatto mettere su una croce. Sulla sommità la scritta Aifa, sigla dell’Agenzia italiana del farmaco.
Ne è seguito un dibattito acceso con le forze dell’ordine presenti in piazza Montecitorio, che hanno provato ad impedire che venisse “fissato” alla croce con dei lucchetti. “Dov’è la Lorenzin? Starà a dormire” hanno iniziato ad urlare i malati, spiegando che quella che loro stanno subendo è una “crocifissione”, non solo per la decisione del ministro di ufficializzare il no alla sperimentazione ma anche per l’indifferenza verso la loro vicenda. “Ho fatto questo gesto perché ci hanno condannato a morte, come fu per Gesù” ha detto Biviano.
I commenti sono chiusi.