Stato dovrà rimborsare gli ex specializzandi: 57 mln di euro a 1430 medici

MILANO – Sono 57 i milioni di euro che lo Stato dovra' versare complessivamente a 1430 medici per la mancata attuazione nei loro confronti delle Direttive Comunitarie che prevedevano il diritto a un'adeguata remunerazione per la frequenza del corso di specializzazione. E' quanto stabiliscono due sentenze, una della Corte d'Appello di Roma e l'altra del tribunale di Roma, emanate a fine aprile, condannando la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i ministeri della Salute, Istruzione e Ricerca ed Economia. Lo rende noto la Consulcesi, associazione di tutela dei diritti dei medici, che ha promosso le cause.

Una somma molto alta, che lo Stato dovra' versare in tempi brevi, visto che la sentenza e' immediatamente esecutiva. Queste due sono le ultime di una serie di cause avviate a causa del ritardo di 10 anni con cui l'Italia ha recepito le norme comunitarie che dal 1983 prevedevano per i medici specializzandi un'adeguata remunerazione. La conseguenza e' stata l'esclusione dal diritto per i medici che hanno frequentato i corsi di specializzazione dal 1982 al 1991.

Consulcesi ha seguito altri medici, e nell'ultimo anno e mezzo i vari tribunali italiani gli hanno sempre dato ragione, disponendo la liquidazione di 166,5 milioni di euro per quasi 2.400 medici, anche se finora sono stati effettivamente pagati 34 milioni di euro. Ma le cifre per lo Stato potrebbero essere ancora piu' alte.

''I medici aventi diritto al rimborso sono 120mila – spiega Massimo Tortorella, presidente Consulcesi – per un costo potenziale per lo Stato di 12 miliardi di euro, anche se i medici che sono attualmente in causa, con noi o altri, sono circa 30mila, e dunque la cifra dovuta sarebbe di 3 miliardi''.

Per questo motivo l'associazione propone di trovare un accordo di transazione. ''La nostra idea e' di distribuire i soldi dovuti ai medici ora in causa – continua – nell'arco di 5 anni di Finanziaria, pensando magari alla liquidazione delle somme anche come bot o altre forme''.

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