È l’incubo di ogni viaggiatore. Il treno è in partenza, ma non si trova un posto dove infilare l’auto, neanche a pagarlo oro. Intorno alla stazione Termini doppie e triple file sono la normalità. A far dormire sonni tranquilli a pendolari e turisti sarà il primo parcheggio sopraelevato in Italia, opera finanziata dalla legge obiettivo. Vedrà la luce a Roma tra quattro anni, proprio a cavallo dei binari del più grande snodo ferroviario europeo. “Uno dei cuori pulsanti di Roma”, come è stata definita la stazione dal sindaco Gianni Alemanno in occasione dell’inizio dei lavori.
Secondo il primo cittadino della capitale, il parcheggio “è una grande infrastruttura destinata a semplificare la vita dei romani”. Soddisfatto del progetto si è detto anche Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia e presidente di Grandi Stazioni: “È costato 82 milioni di euro e permetterà al cittadino di arrivare con la propria auto alla stazione. Si fa un passo avanti per abbattere le ultime barriere e portare il servizio ferroviario al suo sviluppo. Il problema principale, infatti, è la mancanza di parcheggi nell’area delle stazioni che rende più difficoltoso il raggiungimento del servizio ferroviario stesso”. Scettico il presidente del Municipio Orlando Corsetti: “È l’ennesima cattedrale nel deserto, priva di uno studio dei flussi di traffico e di un piano della viabilità futura che tenga conto dell’impatto acustico e ambientale della struttura”.
Nel maxiparcheggio, tre piani capaci di contenere 1.400 posti auto e 180 per le moto, si potrà entrare da via Marsala. Per l’accesso pedonale alla struttura sono previsti 10 ascensori e 12 scale. L’opera sarà coperta da un impianto fotovoltaico di 10mila metri quadrati. Per parcheggiare in tranquillità i romani dovranno attendere 50 mesi.
*Scuola di Giornalismo Luiss