BRESCIA – È stata condannata a 30 anni Chiara Alessandri, la donna accusata di aver ucciso Stefania Crotti, moglie del suo ex amante, il 17 gennaio 2019 a Gorlago (Bergamo). Il pm aveva chiesto l’ergastolo.
A leggere la sentenza il gip Alberto Pavan al termine del processo celebrato con rito abbreviato a Brescia. Il cadavere della vittima infatti era stato trovato carbonizzato ad Erbusco, in provincia di Brescia. L’autopsia aveva stabilito che l’omicida aveva dato alle fiamme la vittima quando questa era ancora viva.
Chiara Alessandri era presente in aula e ha ascoltato la lettura del dispositivo. La donna ha iniziato il percorso di riavvicinamento con i tre figli che ha cominciato a rivedere attraverso video chiamate.
L’avvocato di Chiara Alessandri: “Un successo processuale”
“Resta un dramma enorme, dal punto di vista processuale sono emerse le reali intenzioni della mia assistita che non erano quelle di uccidere brutalmente la vittima”. E’ il commento dell’avvocato Gianfranco Ceci, legale di Chiara Alessandri.
“Dal punto di vista processuale è stato un successo, perché il giudice ha ritenuto assorbito il reato di distruzione di cadavere da quello di omicidio. Chiara Alessandri è frastornata, ma consapevole di quello che ha fatto. Non si può tornare indietro e paga giustamente per quello che ha fatto” ha aggiunto Ceci.
In aula era presente Stefano Del Bello, marito della vittima ed ex amante di Chiara Alessandri. “Non me la sento di dire nulla” ha detto lasciando il tribunale. (Fonte: Ansa)
