BRESCIA – “Sì è vero. L’ho uccisa io…”. Arriva a tarda notte, dopo ore di interrogatorio, la confessione di Chiara Alessandri, l’ex amante del marito di Stefania Crotti, la donna uccisa, bruciata e poi abbandonata in un campo vicino Adro venerdì pomeriggio. Subito dopo la confessione poi la Alessandri ha provato a giustificarsi: “Volevo solo un chiarimento. Poi abbiamo litigato… ma non volevo ucciderla”.
L’ipotesi è che l’ex amante si sia voluta vendicare dopo la fine della relazione con il marito della donna. Secondo le prime ricostruzioni Chiara Alessandri, dopo aver attirato Stefania Crotti in un garage con una scusa, l’ha uccisa, probabilmente a martellate, e poi ne ha bruciato il cadavere. Non è ancora chiaro se Stefania Crotti fosse ancora viva quando il corpo è stato dato alle fiamme.
Il corpo carbonizzato di Stefania Crotti, 42 anni, era stato trovato venerdì a Erbusco, nel Bresciano. La donna era scomparsa giovedì dopo essere uscita da lavoro. Venerdì un ciclista sta passando vicino a un campo di Erbusco, nella Franciacorta bresciana. E lì vede il cadavere, bruciato. Sotto il corpo erano stati trovati anche un martello e delle pinze.
“Con Stefania stavamo uscendo da un periodo di crisi — aveva raccontato il marito di Stefania Crotti, Stefano Del Bello agli investigatori —, per un paio di mesi l’estate scorsa mi ero preso un appartamento in affitto. Ma poi avevamo deciso di andare avanti, stavamo seguendo un percorso di terapia di coppia”.
Nel pomeriggio ulteriori dettagli dell’inchiesta saranno dati in una conferenza stampa al Comando provinciale dei Carabinieri di Bergamo.