ROMA – Complice l’inverno, la pioggia che non smette da giorni, l’eccessivo smog: la maggior parte di noi si è arresa all’idea di uno stendibiancheria sempre aperto in casa. Ma in realtà lasciare ad asciugare i panni tra le mura domestiche può essere estremamente pericoloso per la salute. I panni umidi, seppure centrifugati, contengono ancora molti litri di acqua che verrà rilasciata nell’ambiente circostante rendendolo eccessivamente umido. In queste condizioni insalubri proliferano i batteri e in particolare un fungo, l’Aspergillus fumigatus, che se inalato procura gravi danni ai polmoni.
A certificarlo è una ricerca condotta dal professor David Denning del National Aspergillosis Centre di Manchester. In seguito al trattamento di diversi pazienti affetti da questo fungo, il team di ricercatori è giunto alla conclusione che è proprio l’umidità derivante dall’acqua residuale presente sui vestiti a rendere l’ambiente favorevole alla produzione dell’Aspergus.
Niente panico però: la maggior parte delle persone è in realtà immune a tale fungo. E’ invece estremamente pericoloso per gli ammalati di asma e quelli che hanno un sistema immunitario compromesso come gli ammalati di Aids o di cancro che sono in chemioterapia. Un altro studio effettuato dal Mackintosh School of Architecture di Glasgow ha verificato che in molte abitazioni il livello di umidità è troppo elevato, e 1/3 di questa umidità è dovuto proprio ai panni stesi in casa.