Se papà guadagna, guadagnerà anche il figlio: per il 50% è così

Pubblicato il 3 Marzo 2010 - 10:05 OLTRE 6 MESI FA

Talento a parte, lo stipendio di papà “pesa” molto su quello del figlio. Dati dell’Ocse alla mano almeno per il 50% il reddito dei genitori si trasferisce quasi automaticamente a quello dei pargoli, che una volta cresciuti si trovano ad avere una vita più o meno agiata a seconda della famiglia di appartenenza.

È più facile fare la scalata sociale e guadagnare tanto quanto, se non di più, di mamma e papà nei paesi nordici che non in Italia. “L’eredità” del nucleo familiare non arriva nemmeno al 20% in Danimarca o in Norvegia e nemmeno in Australia. Immediatamente in coda al Belpaese si piazzano Francia e Gran Bretagna.

Il patrimonio culturale si trasmette di padre in figlio: avere il padre ingegnere, piuttosto che operaio, favorisce di più il percorso individuale di un giovane alle prime armi nel mondo del lavoro. Da un lato perché avrà una vita più semplice sui banchi di scuola o all’università e dall’altro perché in ogni caso disporrà di un background economico maggiore.

«Società meno mobili – spiega lo studio intitolato “Intergenerational Social Mobility: a family affair?”- tendono più facilmente a sprecare o utilizzare male talenti e capacità. Secondo, la mancata uguaglianza di opportunità può influenzare le motivazioni, gli sforzi e, alla fine, la produttività dei suoi cittadini, con effetti negativi sulla efficienza complessiva e sul potenziale di crescita dell’economia».

Questa fotografia mostra un Paese cristallizzato, rigido, che manca di mobilità sociale.