#stopGiubileo: dopo gli attentati di Parigi paura per Roma

#stopGiubileo: dopo gli attentati di Parigi paura per Roma
#stopGiubileo: dopo gli attentati di Parigi paura per Roma

ROMA – Qualcuno lo ha prima pensato e poi detto, alla luce dei fatti di Parigi: “Rimandiamo il Giubileo“. Annulliamolo, spostiamolo, cancelliamolo, fermiamo la macchina, qualsiasi cosa pur di non attirare anche qui, in Italia, a Roma, anche solo una stilla di quella ferocia forsennata che ha massacrato oltre 100 parigini. Una voce che si fa mille voci, come quelle che stanno inondando Twitter con questo hashtag che insieme preghiera e richiesta:#stopGiubileo. Dalla politica si leva una voce dal Pd, quella di Stefano Pedica:

a Parigi da una parte crea sconcerto per la fragilità di una città dove, dopo la strage di Charlie Hebdo, ancora una volta i terroristi sono riusciti a colpire con una facilità sorprendente. Dall’altra, non fa che aggravare la preoccupazione per una ‘guerra santa’ che porta dritto al Vaticano, cuore della cristianità. Per questo motivo, anche la Chiesa dovrebbe valutare i rischi che può portare un anno giubilare con milioni di turisti in una città vulnerabile come Roma”. E’ quanto afferma Stefano Pedica del Pd. “A questo punto – sottolinea Pedica – il rischio attentati è altissimo anche in Italia e, forse, si dovrebbe cominciare a riflettere sulla possibilità di rinviare il Giubileo. In ogni caso, l’attenzione dovrà essere massima”.

Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, risponde a stretto giro: il Giubileo non si rimanda, anzi. Paradossalmente ce n’è bisogno proprio ora:

“Bisogna essere prudenti e non irresponsabili, prendere le precauzioni che siano ragionevoli. Ma dobbiamo continuare a vivere costruendo pace e fiducia reciproca. Perciò direi che il Giubileo della misericordia si manifesta ancora più necessario”.

“Non è proprio tempo – rimarca padre Lombardi – di rinunciare al Giubileo o di averne paura. Ne abbiamo più bisogno che mai. Dobbiamo viverlo con saggezza, ma anche con coraggio e con slancio spirituale, continuando a guardare in avanti con speranza nonostante gli attacchi dell’odio. Papa Francesco ci guida e ci invita ad avere fiducia nello Spirito del Signore che ci accompagna”.

“In questi giorni tristi per l’imperversare di una violenza omicida folle e orribile, molti si domandano come reagire – ha aggiunto Padre Lombardi – Alcuni si fanno già la domanda su come vivere l’attesa del Giubileo. Attenzione! Questi omicidi posseduti da un odio insensato si chiamano terroristi proprio perché vogliono diffondere il terrore. Se noi ci lasciamo spaventare, hanno già raggiunto un loro primo obiettivo. E’ una ragione di più per resistere con decisione e con coraggio alla tentazione della paura”.

“Naturalmente – commenta il portavoce del Papa –  Un messaggio di misericordia, cioè di amore di Dio che ha come conseguenza anche l’amore reciproco e la riconciliazione. E’ esattamente la risposta che bisogna dare in tempi di tentazione di sfiducia”.

“Giovanni Paolo II – ricorda padre Lombardi – diceva che il messaggio della misericordia era stato la grande risposta di Dio e dei credenti nel tempo oscuro e orribile della seconda guerra mondiale, dei massacri operati dai totalitarismi, della diffusione dell’odio fra i popoli e le persone”.

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