Stormfront chiuso dalla polizia: è accusato di incitamento all’odio razziale

Il sito Stormfront è stato chiuso dalla polizia postale per incitamento all’odio razziale

ROMA –  La polizia postale sta oscurando il sito Stormfront, con posizioni nazionaliste e antisemite. L’accusa è di incitamento all’odio razziale ed etnico. Quattro le persone arrestate con la stessa accusa: tra di loro, secondo quanto scrive Repubblica, ci sarebbero l’ideologo e tre attivisti del sito: Daniele Scarpino di Milano, Diego Masi di Frosinone, Luca Cianfaglia di Teramo e Micro Viola di Cantù.

In tutto nelle prime ore di venerdì 16 novembre sarebbero state 21 le perquisizioni della polizia in dodici regioni italiane, tra cui Abruzzo, Sicilia, Calabria, Valle d’Aosta, lombardia e Lazio.

Ad eseguirle la Digos di Roma e la polizia postale nell’ambito di un’indagine per il contrasto di forme di incitamento all’odio razziale e all’antisemitismo su internet. 

Stormfront. org, definito dai media americani “il più grande sito d’odio presente su Internet”, è apparso nei primi anni Novanta. Nel 1995 arrivò a gestirlo l’ex leader del Ku Klux Klan Don Black.

I server si trovano a West Palm Beach, in Florida, da dove Don Black gestisce quindici forum in tutto il mondo.

 

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