Strada dei Parchi (A24-A25), Mit: “Limitare il traffico pesante”. Sospesa la linea ferroviaria Sulmona-Avezzano

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Ottobre 2018 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA
Strada dei Parchi (A24-A25), Mit: "Limitare il traffico pesante". Sospesa la linea ferroviaria Sulmona-Avezzano

Strada dei Parchi (A24-A25), Mit: “Limitare il traffico pesante”. Sospesa la linea ferroviaria Sulmona-Avezzano (Foto Ansa)

SULMONA (L’AQUILA) – La Strada dei Parchi (A24- A25) e la sua sicurezza sotto la lente del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: per accertamenti tecnici a un viadotto autostradale sovrastante i binari, dalle 10:55 di giovedì 18 ottobre la circolazione ferroviaria è stata interrotta fra Anversa e Cocullo sulla linea Sulmona-Avezzano. È stato attivato un servizio sostitutivo con autobus fra Sulmona e Avezzano.

Allo stesso tempo dal Mit chiedono “particolare attenzione” nella “regolamentazione del transito dei veicoli pesanti”, in particolare su otto viadotti “che, come dimostrato nelle verifiche di sicurezza, inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette”, sulla A24 e A25.

È questa una delle cinque prescrizioni contenute nella relazione firmata dal dirigente del Mit, Placido Migliorino, e consegnata al ministro Danilo Toninelli e alle quattro prefetture abruzzesi rivolte alla concessionaria Strada dei Parchi.

Nella relazione il Mit, in merito alla regolamentazione del transito dei tir, “ritiene adeguata l’estensione, a tutti i viadotti ispezionati dell’ordinanza n.21/2017 emessa dalla società Strada dei Parchi per regolamentare il transito dei mezzi pesanti su otto viadotti (della Noce, Cannuccette, Santo Stefano, Pietrasecca, Pié di Pago III, Fiume Salto, Valle Orsara, Fornaca)”.

Il Mit ritiene anche che la società possa attivarsi su altri quattro adempimenti minimali: che effettui prove di carico su scala reale (almeno su un viadotto di quelli ispezionati) al fine di accertare lo stato tensionale indotto nelle strutture esistenti dai carichi di esercizio, confrontando tali risultati con lo stato tensionale riportato nelle verifiche di sicurezza, di cui si è discusso in precedenza; monitori le deformazioni degli impalcati sotto l’azione di carichi di esercizio definendo le soglie di allerta che precludono allo stato limite di esercizio dell’infrastruttura; condivida con gli enti territoriali competenti prefetture, polizia stradale, protezione civile, Anas, Comuni, ecc.) specifico “Piano di Gestione Emergenze” da attivare nel caso di superamento delle soglie di allerta definite al punto precedente; e sul monitoraggio sismico “consistente”: installazione di accelerometri in aree su cui insistono alcuni viadotti significativi; installazione di adeguata strumentazione tale da poter misurare gli spostamenti, le deformazioni e lo stato tensionale indotto dal sisma, in detti viadotti significativi; back-analysis che consenta di codificare la risposta sismica dell’opera.

“A tal proposito si ribadisce l’ormai improcrastinabile urgenza di eseguire specifici interventi di adeguamento”, scrive il dirigente nella relazione. Il Mit chiede anche che si “approfondisca con gli enti territoriali competenti la proposta del ‘sistema di allerta sismica’ mappando preliminarmente le infrastrutture A24 e A25, in maniera da individuare le aree di minore pericolosità sismica dove eventualmente poter far confluire il traffico autostradale in presenza di sisma”.

Secondo il dirigente del Mit Placido Migliorino “è verosimile l’ipotesi che al primo maggio 2019 le autostrade A24 e A25 non saranno in regola”, con l’obbligo di adeguare entro il 30 aprile le 54 gallerie, considerando che “l’esecuzione dei lavori non sia compatibile con il tempo residuo”. Secondo Migliorino dovranno essere individuati norme apposite per mantenere in esercizio l’infrastruttura. “In caso contrario potrebbe essere necessario interdire le tratte interessate da queste gallerie”.