Strage alla riunione di condominio: “Vi ammazzo tutti”. E uccide tre donne a colpi di pistola

Fa una strage durante una riunione di condominio, uccidendo tre donne e ferendo altre 4 persone a Roma, nella zona di Fidene. Il killer è un uomo di 57 anni che nel corso della riunione di condominio ha estratto la pistola e ha fatto fuoco uccidendo tre donne: Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano. “E’ entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato vi ammazzo tutti e ha cominciato a sparare”. E’ quanto raccontato da una testimone che era presente alla riunione di un consorzio di condomini a Fidene.

La strage

L’uomo ha preso la pistola ad un poligono di tiro senza restituirla. Ha fatto fuoco appena entrato nel gazebo dove era in corso la riunione sparando contro il consiglio di amministrazione del Consorzio. “Ho provato a saltargli addosso ma già altri gli si erano buttati addosso. Aveva bloccato la porte e ci ho messo un po’ per far uscire la gente. Se non fosse stato per noi sarebbe stata una strage, aveva 2 caricatori e altre cartucce. Ho visto una ragazza accanto a me che è stata colpita ed è morta”. Questa la testimonianza di un uomo presente durante la sparatoria. L’uomo aveva chiesto il porto d’armi ma gli era stato negato. Il no era arrivato grazie alle informazioni fornite dai Carabinieri del luogo dove viveva, in provincia di Rieti, che avevano riferito delle liti in atto con il Consorzio.

I post e poi la strage

Benvenuti all’inferno, qui con il codice penale lo Stato ci va al cesso, denunciare è tempo perso, so’ tutti ladri”. E’ quanto scriveva l’uomo sul suo blog dedicato al Consorzio Valle Verde. Il post, del 2 novembre 2021, è un lunghissimo elenco di accuse agli altri consorziati, riferimenti a presunte “mafie” e passaggi inquietanti come “Mi stanno tenendo senza pubblica illuminazione, si sa al buio si vede meno e si può sparare in tranquillità”.

“Era un consorziato conosciuto da tutti” e in passato aveva fatto minacce verbali. E’ quanto racconta un’altra testimone. Il 57enne attualmente in stato di fermo “ha sparato contro il consiglio di amministrazione del consorzio – ha aggiunto la testimone -.L’arma si è inceppata ad un certo punto ed è stato bloccato da alcuni consorziati che hanno anche sbloccato la porta. Io mi sono salvata perché mi sono messa sotto il tavolo e sono riuscita ad uscire a carponi dalla sala”, afferma la donna ancora sotto shock.

 

 

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