La figlia del muratore di Altavilla Milicia accusato di aver ucciso, insieme a due complici, la moglie e i due figli maschi durante un esorcismo, è stata arrestata con l’accusa di aver partecipato alla strage. Il fermo è stato convalidato dal gip.
Il 14 febbraio, 3 giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri dei fratelli e della madre, quando già era stata affidata a una comunità protetta, si è presentata alla Procura per i Minorenni di Palermo e ha raccontato tutto. Rivelazioni agghiaccianti che hanno indotto il magistrato a disporre ora il fermo, per omicidio pluriaggravato in concorso e occultamento del cadavere. L’adolescente ha rivelato il suo pieno coinvolgimento nei fatti. Interrogata in presenza del suo legale ha rivelato cosa è accaduto nella sua abitazione, “fornendo un resoconto agghiacciante, anche in relazione al contributo personale fornito in relazione alle torture subite dalla madre e dai fratelli, alle loro atroci sofferenze, ed all’agonia fino alla morte”, si legge in una nota della Procura dei Minori.
La ragazza ha raccontato anche quanto successo dopo l’assassinio della madre e come il padre e i complici diedero fuoco al cadavere e successivamente seppellirono i resti. La minore ha detto che già da anni c’erano dei “demoni” in casa e che per colpa dei diavoli erano accadute delle cose negative alla sua famiglia: perciò avevano avuto la necessità di scacciarli dalla madre e dal fratello 16enne molto legato alla donna e quindi posseduto dalle stesse figure demoniache.
Miriam Barreca descritta come una ragazza “non comune”
Del suo arresto ha parlato il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio nella conferenza stampa che si è tenuta oggi, venerdì 16 febbraio, nella Caserma dei Carabinieri di Bagheria: “Se dietro ai protagonisti di questa vicenda ci sono altri soggetti e scenari? Forse sì, cercheremo di capirlo e speriamo di avere l’appoggio delle altre sedi giudiziarie e delle altre istituzioni per accertarlo”.
Miriam, questo il nome della 17enne figlia di Giovanni Barreca ora in carcere, dal procuratore Cartosio viene descritta come una ragazza non comune: “Quello che posso dire è che non è una ragazza qualunque, non è di una comune intelligenza e di una comune sensibilità”. Il procuratore, in conferenza stampa, ha svelato altri particolari. A quanto pare, i riti di esorcismo e le torture, nella casa di Altavilla duravano da circa un mese: “Sembra che la partecipazione alle torture sia stata corale, l’unica che mi sento di escludere è la madre”.
Durante la conferenza stampa ha parlato anche il Comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo, generale di brigata Luciano Magrini che ha svelato un particolare che riguarda i suoi uomini: “È una vicenda che ha particolarmente colpito dal punto di vista umano ed emotivo anche noi Carabinieri”.