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Strage Caselle, il figlio, Maurizio Allione, accusa: “Il vicino o i muratori”

di Maria Elena Perrero |7 Gennaio 2014 20:41

La villetta di Caselle Torinese della coppia uccisa (Foto Lapresse)

TORINO – Strage di Caselle, per Maurizio Allione ad uccidere i propri genitori e la nonna, Emilia Campo Dall’Orto, potrebbero essere stati il vicino di casa o i muratori. Li ha accusati lui stesso, scrivono Paolo Griseri ed Erico Di Blasi su Repubblica, davanti agli inquirenti.

“I miei avevano avuto un litigio con un impresario edile che pretendeva più soldi di quelli che gli spettavano. Comunque non avevano mai ricevuto minacce. C’è poi un vicino di casa che aveva insultato mia madre. Lei lo aveva querelato ma lui aveva poi scritto una lettera di scuse e le aveva dato 200 euro come risarcimento”.

C’è poi una terza ipotesi fatta dal giovane: quella della

“signora delle pulizie che secondo mia madre le avrebbe rubato una collanina d’oro”.

Tutti i nuovi dettagli di questo giallo torinese arrivano sempre da lui, dal giovane figlio che vive a Torino con la fidanzata. Interrogato per ore e ore dagli inquirenti. Ai quali martedì 7 gennaio ha raccontato di aver trovato in un fosso vicino al villino dei genitori le tazzine di casa, insieme ad un guanto di lattice. 

Ha detto di averli notati mentre portava a spasso i  pastori tedeschi dei genitori, gli unici esseri viventi sopravvissuti alla strage, ritrovati chiusi nel sottoscala.Tazzine e guanto sono stati spediti ai laboratori dei Ris di Parma per gli esami, mentre l’arma del delitto non si trova. Forse, se sveleranno tracce di Dna o impronte digitali, potranno confermare i sospetti di Maurizio Allione. O indicare un’altra strada.

 

 

 

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