Strage in Lucania, i manifesti dei parenti dell'omicida: "Ci dissociamo"

Pubblicato il 27 Dicembre 2011 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

GENZANO DI LUCANIA (POTENZA)- Una famiglia quasi annientata, i Menchise, il capofamiglia, Leonardo Menchise, in ospedale, salvo ma ancora sotto shock; un'altra famiglia ''distrutta'', i Bruscella: il capofamiglia, Ettore Bruscella, in carcere, condannato dai suoi stessi parenti prima che lo faccia la giustizia. A Genzano di Lucania (Potenza), teatro della strage della vigilia di Natale, la vita non riesce proprio a tornare normale.

Bruscella, 77 anni, ha ucciso per questioni di vicinato, con numerosi colpi di fucile, tre componenti della famiglia che gestiva una lavanderia in via Vulture: Maria Antonietta Di Palma, di 55, e i figli Maria Donata (31) e Matteo Menchise (27). A tre giorni dal triplice omicidio la condanna del pensionato pronunciata e resa pubblica anche dalla sua famiglia. Con un manifesto fatto affiggere in paese, la moglie, i figli e i nipoti di Bruscella si sono ''dissociati'' e hanno ''condannato chi ha commesso questo orrendo crimine''.

Un gesto insolito, di certo ispirato dal desiderio di continuare a vivere nella piccola Genzano sconvolta da una tragedia senza precedenti senza rischiare di essere messi all'indice: ''Vivendo con immenso dolore la tragedia che ha colpito e ha distrutto in modo diverso tante famiglie, sconvolgendo la nostra comunita' – hanno scritto – desideriamo sottolineare che sia la moglie, i figli e i nipoti di chi ha commesso questo orrendo crimine si dissociano, disapprovando nel modo piu' assoluto il gesto e condannando chi l'ha commesso''.

I parenti di Bruscella hanno inoltre voluto evidenziare di ''essere sinceramente vicini ai familiari di chi ha subito questo orrendo crimine e alla loro sofferenza''.

Ieri, nell'interrogatorio di garanzia, assistito dall'avvocato Gervasio Cicoria, nel carcere di Potenza, Bruscella ha ammesso le sue colpe e ha risposto ''con profondo turbamento'' alle domande che gli sono state poste. Il suo legale ora attende che il gip Rosa Larocca depositi l'ordinanza con cui ha convalidato l'arresto eseguito poco dopo il triplice omicidio e ''solo in seguito decidera' la strategia difensiva''.

Intanto, con le luminarie di Natale spente in segno di lutto, Genzano di Lucania si appresta a rivolgere l'ultimo saluto alle tre vittime. Conclusa l'autopsia sui tre cadaveri (una formalita', considerato che la dinamica e' stata ampiamente accertata) le salme torneranno nella giornata di domani nel paese lucano, dove sara' allestita la camera ardente nella chiesa del Sacro Cuore, conosciuta come chiesa dal Convento. Giovedi' mattina, poi, il corteo funebre raggiungera' la chiesa di Maria Santissima delle Grazie per la celebrazione dei funerali, alle ore 10. A Genzano di Lucania quella di giovedi' – ha confermato il sindaco Pasquale Vertulli – sara' una giornata di lutto cittadino.