ROMA – Un gruppo di studenti liceali rivela che con la Didattica a distanza per la scuoladettata dall’emergenza coronavirus “impariamo barando“.
Questo è quanto emerge in un articolo dell’Adnkronos che ha intervistato un gruppo di studenti di un liceo di Roma sulla didattica a distanza durante la quarantena.
“Prof. rassegnatevi…La scuola che pensa solo e sempre a giudicare non funziona”, dicono i ragazzi al giornalista.
Poi un appello al ministro Azzolina “La didattica a distanza ci piace, abbiamo bisogno però di una scuola più moderna”.
Nel ‘tempo reale parallelo’ alla didattica a distanza gli studenti hanno trovato la loro via di fuga e sopravvivenza all’isolamento sociale e scolastico.
Gli studenti rivelano di aver costruito una piattaforma di gamer “attraverso la quale possiamo giocare e lavorare durante le lezioni e contemporaneamente vedere e sentire quello che dicono i professori”.
Inoltre, hanno trovato anche un modo di suggerirsi le risposte in caso di interrogazione.
Uno dei problemi principali della scuola è quello di giudicare gli elaborati e valutare gli studenti.
Ma loro, i ragazzi, sono già avanti: “Noi ci siamo ingegnati ed abbiamo trovato il modo di salvarci”.
E spiegano: “Impariamo perché dobbiamo studiare non solo per il nostro test ma per quello degli altri compagni”.
Tra interrogazioni di gruppo e elaborati corretti, combinati con differenti soluzioni, i ragazzi imparano a collaborare tra loro.
Gli studenti sanno che i loro professori hanno il sospetto che qualcuno di loro stia barando.
“Così ci tocca dover imbrogliare ancora per evitare l’insufficienza”, dicono.
Un esempio? Nel caso di versioni di latino o greco, inseriscono appositamente errori e alla fine “vengono fuori versioni diverse”. (Fonte: Adnkronos)