Stupro nella caserma dei carabinieri a Roma, indagato il fidanzato della donna

ROMA – Un nuovo sviluppo sulla vicenda della ragazza che ha denunciato di essere stata stuprata in una caserma dei carabinieri a Roma. E’ stato infatti iscritto nel registro degli indagati il fidanzato della ragazza per aver intralciato il corso della giustizia e perchè avrebbe indotto la fidanzata a dichiarare il falso davanti ai magistrati.

Secondo quanto si apprende, l’uomo avrebbe convinto la donna ha dichiarare fatti diversi dalle cose accaduto la notte del 22 febbraio. Intanto si attende il faccia a faccia tra i tre carabinieri coinvolti che verranno risentiti nelle prossime ore.

Al momento non è ancora possibile sapere esattamente quale sarebbe il merito di queste dichiarazioni poi rivelatesi non vere. In cosa la donna avrebbe mentito, spinta dal suo fidanzato.

Stando ad altre fonti sempre tra gli investigatori invece, il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Eleonora Fini avrebbero deciso di indagarlo perché avrebbe, parlando con alcuni giornalisti, diffuso notizie coperte dal segreto istruttorio: tutto il fascicolo è stato infatti secretato sin dal primo giorno.

Accuse che l’interessato nega. Smentisce di avere mai manipolato, in alcun modo, le dichiarazioni della sua convivente e spiega che la sequenza delle cose, degli attimi concitati in cui l’ha caricata in macchina dopo il processo per furto fino a quando l’ha accompagnata in caserma per denunciare la violenza sessuale, ha reso impossibile mettere nero su bianco qualsiasi comune versione. Non avrebbe, in sostanza, avuto nemmeno il tempo per accordarsi su cosa dire.

Le parole del fidanzato trovano conferma anche in fonti vicine alla vittima: la ragazza, nelle due volte in cui è stata sentita dai magistrati, non avrebbe modificato la sua versione. Magari ha cambiato qualche dettaglio per via dei ricordi che, mano a mano che il tempo passa, riaffioravano, ma la sostanza della vicenda è sempre stata quella. E per lei ha un solo nome: violenza sessuale.

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