Stupro di sette donne, il maresciallo Gatto non risponde al gip

MILANO – Massimo Gatto, il comandante dei carabinieri della stazione di Parabiago (Milano), arrestato mercoledì scorso per violenze sessuali ai danni di sette donne, tra cui una che avrebbe subito abusi quando si trovava in caserma dopo essere stata arrestata, non ha risposto alle domande nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Milano Enrico Manzi.

Gatto, accusato di violenza sessuale, concussione sessuale e perquisizione arbitraria, difeso dall'avvocato Manola Murdolo, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip che lo ha interrogato nel carcere di San Vittore.

Il maresciallo, stando alle indagini del procuratore aggiunto Pietro Forno e del pm Cristiana Roveda, avrebbe abusato di una ragazza polacca di 19 anni per due giorni, il 15 e il 16 gennaio scorso, quando si trovava rinchiusa nella camera di sicurezza delal stazione di Parabiago in attesa di essere processata per un furto.

Dalle indagini era poi emerso che il militare, tra il 2004 e il 2010, avrebbe abusato anche di altre sei donne, tra cui una prostituta e altre che si erano presentate in caserma per denuncie o anche per dei consigli. Inoltre, il maresciallo avrebbe compiuto violenze sessuali nei confronti di altre quattro donne, alla fine degli anni Novanta, ma questi fatti sono oramai prescritti.

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