Padova. Stuprò una tredicenne, ora sfida i carabinieri: «Tanto domani sono libero»

Fanica Tandara, cittadino romeno di 33 anni, è stato fermato dopo un mese di indagini con l’accusa di stupro su una bambina di 13 anni. Ai militari l’uomo non ha mai negato di aver commesso il delitto: li ha sfidati dicendo: «Tanto domani sono fuori».

In realtà il fermo di Tandara è stato già convalidato dal giudice per le indagini preliminari Cristina Cavaggion e sul romeno è stata applicata una richiesta di custodia cautelare in carcere sollecitata dal pubblico ministero Vartan Giacomelli. La motivazione è il pericolo di fuga e che l’uomo commetta di nuovo il reato, sulla base della sua personalità aggressiva di tutti gli indizi raccolti contro di lui.

Erano appena le cinque di pomeriggio del 14 dicembre scorso quando Tandara, appostato a un angolo di via Caltana a Sant’Andrea di Campodarsego, nella provincia di Padova, era in attesa della sua vittima. A passare, in un orario pomeridiano convenzionalmente ritenuto “sicuro”, fu quella ragazzina di origini non italiane, colpevole solo di trovarsi in quella strada in quel momento.

Ancora più scioccante è il racconto di alcuni negozianti della zona, che avevano visto l’uomo trascinare con sé la bambina con inaudita ferocia e avevano avvertito i carabinieri. A nulla però era servita la perlustrazione del quartiere da parte delle forze dell’ordine: l’aggressore era riuscito a spingere la tredicenne in un casolare abbandonato dove l’aveva violentata.

A pochi giorni dall’arresto però, messo di fronte alle prove raccolte dai carabinieri del Ris di Parma in collaborazione con l’Istituto di medicina legale di Padova, Tandara ha smesso di ridere.

A incastrarlo sono le tracce biologiche rilevate sul corpo della ragazzina, oltre a elementi di saliva, mozziconi di sigaretta e impronte digitali recuperate sul luogo del delitto. Tutte prove schiaccianti alle quali il giovane non sa dare una spiegazione e agli investigatori che lo interrogano risponde «non ricordo». Per ora l’uomo resta in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata e sequestro di persona.

* Scuola di Giornalismo Luiss

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