Caso esame Suarez, sospesa la rettrice dell’Università di Perugia e indagati dei dirigenti Juve Caso esame Suarez, sospesa la rettrice dell’Università di Perugia e indagati dei dirigenti Juve

Suarez, ripetute violazioni del segreto istruttorio: Procura blocca a tempo indeterminato le indagini

Suarez, ripetute violazioni del segreto istruttorio: Procura blocca a tempo indeterminato le indagini.

La procura di Perugia ha deciso di bloccare, a tempo indeterminato, tutte le attività d’indagine relative alla vicenda dell’esame di Luis Suarez.

Il procuratore capo Raffaele Cantone ha spiegato che la decisione è legata alle ritenute ripetute violazioni del segreto istruttorio.

Il magistrato ha anche già deciso l’apertura di un fascicolo per accertare eventuali responsabilità:

“Sono indignato per quanto successo finora – ha detto -, compreso l’assembramento dei mezzi d’informazione oggi sotto alla procura.

Faremo in modo che tutto questo non accada più”. 

Suarez, parla l’esaminatore: “Parlava correttamente e coniugava i verbi. Sudditanza verso la Juve? Io sono della Roma”

Suarez e l’esame? “Non c’è stato nessun favore, ma solo un equivoco. E poi non è vero che Suarez parlasse male: coniugava anche i verbi”.

A parlare a Repubblica e a La Stampa è Lorenzo Rocca, l’esaminatore del giocatore uruguaiano all’Università per stranieri di Perugia.

 

Stando a una collega di Rocca, Stefania Spina, Suarez sarebbe, rispetto alla sua conoscenza dell’italiano, “uno che non coniuga i verbi, parla all’infinito” ma, dice oggi Rocca, ciò “non corrisponde a quello che abbiamo constatato.

Non l’ho sentito solo con le mie orecchie: in due abbiamo sentito più volte il candidato coniugare correttamente i verbi”.

All’accusa di aver già fornito in anticipo le risposte al calciatore, il docente risponde: “Ci sono esempi di materiale d’esame tranquillamente disponibili online”.

Rocca ribadisce di non aver favorito nessuno:

“Le uniche cose suggerite a Luis Suarez stanno sui moduli dell’università pubblicati online”.

Dalle intercettazioni telefoniche, gli viene fatto notare, emerge che avrebbe detto che Suarez “si sta memorizzando le varie parti dell’esame”.

“Sono stato frainteso – spiega -.

Si trattava di informazioni, di dati che riguardano tutti gli studenti stranieri che devono superare l’esame.

Ma sono elementi pubblici, facilmente recuperabili sul sito dell’Università”.

Inoltre “non è vero che io ho anticipato il punteggio prima ancora di esaminare il ragazzo” e il suggerimento di dare al calciatore tutti voti 3 “era l’unico modo per consentire al sistema informatico di generare il certificato.

Volevamo preparare in anticipo il certificato per non perdere tempo una volta sostenuto l’esame.

Poiché immaginavamo assembramenti di giornalisti e curiosi, volevamo evitare di perdere tempo in mezzo alla calca delle persone e così ho detto di mettere tutti 3, cioè la sufficienza, giusto per avere pronto il certificato.

Il voto poi avremmo potuto cambiarlo”.

Davvero non ha ricevuto alcuna pressione per sostenere Suarez alla prova d’italiano? “Assolutamente no”, né ha sentito sudditanza psicologica nei confronti della Juventus: “Io sono della Roma”, conclude. (Fonti: Ansa, La Stampa, La Repubblica).

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